Premio alla carriera In/Architettura a Emilio Ambasz

La Giuria dei Premi In/Architettura 2023 ha conferito, per la prima volta nella storia, il premio alla carriera a un architetto non-italiano: Emilio Ambasz (Resistencia, 1943), figura di eccellenza della cultura progettuale mondiale, portatore di uno straordinario contributo alla storia dell’architettura contemporanea.

Riconosciuto come precursore, padre, poeta e profeta dell’architettura green (James Wines lo ha definito ‘il Messia’ di questa visione), Ambasz ha realizzato opere che, dal Giappone agli Stati Uniti all’Italia, sono al centro del dibattito sulla disciplina progettuale. Ispirate a una sua personalissima filosofia riassunta nella formula Green over the grey (‘il verde sopra il grigio’), hanno influenzato alcuni dei più noti nomi dell’architettura contemporanea.

Nelle motivazioni della giuria, Ambasz “ha sempre messo al centro un’idea concreta di natura, senza ideologismi e fughe in avanti, ma operando concretamente nel ‘fare architettura’, ovvero inserendo già negli anni Settanta la vegetazione nelle architetture, nel segno di accostamenti razionali tra ‘natura e artificio’. Sono testimonianza di questa opzione costruttiva l’Ospedale dell’Angelo e la Fondazione Banca degli occhi a Mestre (2007-2008), insieme al progetto Acros Fukuoka in Giappone.

Emilio Ambas, Acros Fukuoka, 1995

 

Le sue opere e la sua perseverante ricerca di una riconciliazione tra uomo e natura sono valsi ad Ambasz innumerevoli premi e riconoscimenti in tutto il mondo. A lui sono state dedicate importanti personali in tutto il mondo, dal MoMA di New York (dove in questo momento è tra i protagonisti della mostra Emerging Ecologies) alla Triennale di Milano, al Reina Sofia di Madrid, a Tokyo, Ginevra, Bordeaux, Zurigo, Chicago, Filadelfia, Città del Messico, San Diego, Saint Louis.

 

Emilio Ambas, ospedale dell’Angelo e banca degli occhi, Venezia Mestre, 2007-2008

 

Membro onorario dell’American Institute of Architects e del Royal Institute of British Architects, l’argentino Emilio Ambasz  è architetto, designer e prolifico inventore (con tre Compassi d’Oro vinti e un impressionante palmares di tributi raccolti in tutto il pianeta), artista, narratore e curatore. Ha legami strettissimi con l’Italia, in cui soggiorna parte dell’anno.

Ospitato a diverse Biennali di Architettura di Venezia, nominato Commendatore ‘Stella al Merito della Repubblica italiana’ nel 2014, ha ottenuto nel tempo prestigiosi premi, importanti riconoscimenti (tra cui una laurea ad honorem nel 2021 dall’Alma Mater di Bologna, il Sigillo delle Arti 2021 dall’Università di Urbino, il Compasso d’Oro alla carriera nel 2021), autorevoli pubblicazioni e rilevanti collaborazioni con diverse industrie italiane.

Ambasz, che nelle prossime settimane riceverà un’altra laurea HC, così ha commentato il riconoscimento: «Essere il primo straniero a ricevere questo importante premio è un grande onore […] Dobbiamo inventare un’architettura che sia l’incarnazione di un patto di riconciliazione tra natura e costruito. Come architetti e designer dobbiamo creare modelli alternativi di futuro proponendo una vita migliore, per guidare le nostre azioni se non desideriamo perpetuare le condizioni presenti: credo che non sia etico qualsiasi progetto architettonico che non tenti di proporre modi di esistenza nuovi o migliori. Questo compito – ha concluso – può far vacillare l’immaginazione e paralizzare la speranza, ma non possiamo sottrarci al suo perseguimento”.

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