Il 20 giugno, all’Adi Design Museum di Milano, la premiazione dei progetti vincitori del XXVIII Compasso d’Oro, che rimarranno esposti in mostra fino al prossimo 15 settembre, per poi entrare a far parte della collezione permanente del museo, testimonianza unica dell’evoluzione della cultura del disegno industriale e dei prodotti e delle idee degli ultimi settant’anni.
Il primo Compasso D’Oro nasce infatti nel 1954, da un’idea di Gio Ponti, per diventare il punto di riferimento di un settore che oggi, secondo il rapporto Design Economy 2024, conta 24.596 professionisti, 17.312 imprese, genera 3,14 miliardi di euro di valore aggiunto e dà lavoro a oltre 63mila persone.
L’edizione di quest’anno mira a valorizzare l’idea di qualità dei progetti che da sempre distingue il Compasso d’Oro. Una qualità che nei decenni è mutata seguendo l’evoluzione della cultura e della società, ma che rimane il punto di riferimento del premio.
Il Compasso d’Oro è uno strumento di misura di questa qualità che nasce dalla convergenza di eccezionalità diverse: sociali, estetiche, industriali, economiche. Una selezione ragionata, che in settant’anni di storia ha assegnato poco più di 370 riconoscimenti a testimonianza del prestigio che il premio intende rappresentare nel mondo.