L’Adi Design Index 2025, preselezione per il Compasso d’Oro, si presenta ogni anno come un atlante del nostro tempo: una mappa in continua evoluzione che racconta il design italiano non solo attraverso gli oggetti, ma come sistema di valori e visioni.
In questa edizione, l’Osservatorio permanente del Design ha ampliato il proprio sguardo istituendo il Centro Studi Adi, dedicato all’analisi dei dati e delle trasformazioni del settore, in collaborazione con Symbola, FederlegnoArredo, Confindustria e Federculture.

L’obiettivo è passare dall’osservazione alla comprensione, offrendo una fotografia più ampia e inclusiva del design come fenomeno sociale, economico e culturale.
«Osservare non è sempre sinonimo di vedere» ricorda Luciano Galimberti, presidente Adi. «Con il nuovo Index vogliamo restituire una visione più articolata della qualità del progetto, dai prodotti industriali ai servizi, dal design sociale alla ricerca teorica».

Come sottolinea Umberto Cabini, presidente della Fondazione Adi Collezione Compasso d’Oro, il design è «bussola e specchio della società che lo produce».
L’Index non è solo un repertorio del design italiano di qualità ma una narrazione condivisa che mette in relazione grandi marchi e giovani studi, artigianato e industria, sostenibilità e innovazione.

Dalla Lombardia alla Sicilia, dove Agrigento Capitale della Cultura 2025 accoglierà la mostra del Design Index, la selezione Adi conferma il ruolo del design come infrastruttura civile e linguaggio di coesione. Un racconto plurale, capace di coniugare memoria e futuro, che anticipa le tendenze e i protagonisti del prossimo Premio Compasso d’Oro.

L’edizione 2025 riunisce oltre 200 progetti tra design per l’abitare, l’illuminazione, la mobilità, il lavoro, i materiali, la comunicazione e il sociale: una mappa delle direzioni possibili del progetto contemporaneo, dove sperimentazione, sostenibilità e cultura del fare delineano i confini del design che verrà.

Tra le novità selezionate dall’Osservatorio figurano soluzioni che interpretano in modo diverso il rapporto tra innovazione e materia: dai sistemi finestra di Isolcasa al radiatore Lana di Antrax, dalla seduta per esterni Philìa di Pedrali al tavolo in vetro Decumano di Fantoni, fino ai progetti di Caimi, Arper, Elica, Vanità Living, Dieffebi e Clivet, che esplorano comfort, acustica, sostenibilità e tecnologia.
Accanto a questi, la selezione include ricerche e prodotti di studi e aziende che continuano a ridefinire i confini del progetto restituendo l’immagine di un design italiano vitale e in costante evoluzione.
