In occasione della Biennale Architettura di Venezia, Sanlorenzo presenta la mostra A Point of View: una raccolta di lavori che racconta la poesia spaziale distintiva del designer e architetto inglese John Pawson.
Fino al 31 luglio la mostra è allestita presso le Sale De Maria della Casa dei Tre Oci di Venezia, spazio espositivo divenuto negli anni un punto di riferimento per la fotografia grazie alle grandi esposizioni di artisti come Erwitt, Salgado, Berengo Gardin, LaChapelle.
La volontà di individuare nuove contaminazioni nell’ambito della creatività è il motore che ha spinto Sanlorenzo, tra i principali cantieri al mondo nella produzione di yacht e superyacht, ad avviare collaborazioni con firme autorevoli del mondo del design che, nel corso degli anni, hanno portato a bordo una molteplicità di approcci e linguaggi creativi che hanno cambiato la progettazione nautica.
Un percorso che tocca oggi una nuova tappa con la collaborazione con John Pawson, chiamato a interpretare gli interni di un nuovo superyacht di metallo Sanlorenzo, raccontato in mostra attraverso disegni e schizzi progettuali.
Strutturata in due sezioni – Sanlorenzo e Home – l’esposizione è un racconto della poesia spaziale del designer che poggia su due cardini: l’equilibrio tra spazio, proporzione, luce e materiali, e la ricerca dell’essenziale: solo quando un progetto non può più essere migliorato per sottrazione, l’obiettivo è raggiunto.
Questi temi, perseguiti ininterrottamente per quattro decenni, rappresentano il motivo conduttore della mostra, che esplora la visione estetica di John Pawson attraverso due soggetti paralleli: la sua stessa residenza e il nuovo yacht progettato per Sanlorenzo.
L’idea che si possa entrare in contatto con l’essenza dello spazio attraverso tutto ciò che il nostro sguardo percepisce è un aspetto determinante del lavoro di Pawson, che riguarda ogni scala del progetto. Dall’architettura al design, dalla progettazione di un intero monastero cistercense a una forchetta, per Pawson tutto è architettura.
Ogni elemento viene così trattato secondo lo stesso minuzioso processo all’insegna di uno studio puro ed essenziale del dettaglio.
“Fin dall’inizio il mio lavoro si è concentrato sulla creazione di luoghi in cui lo sguardo è libero di viaggiare. È questa libertà di movimento che rappresenta il cuore della mostra che ho realizzato con Sanlorenzo” ha spiegato John Pawson.