Al Padiglione Italia in Biennale anche l’eredità culturale di Giovanni Michelucci

Un’installazione nel Padiglione Italia Comunità Resilienti curato da Alessandro Melis, presso le Tese delle Vergini in Arsenale, ci ricorda il lascito culturale della Città Variabile di Giovanni Michelucci.

L’installazione si inserisce nella sezione Design(ing) Dal cucchiaio alla città, di Paolo di Nardo e Francesca Tosi, che affronta le tematiche di media cities, design, maestri di resilienza e rigenerazione. La prospettiva storica viene qui interpretata attraverso la lezione dei grandi maestri dell’architettura organica, del radicalismo e della bioarchitettura come Giovanni Michelucci, Vittorio Giorgini, Gianni Pettena e Massimo Pica Ciamarra.

 

2) Ritratto di Giovanni Michelucci nel suo studio, 1986, Archivio Giovanni Michelucci.

 

In questo contesto la città media italiana è modello di equilibrio e resilienza. Secondo Michelucci l’organismo città è democratico e variabile poiché «quanti più interessi rispecchia, quanti più argomenti propone ai tecnici e agli artisti, tanto più consente di precisare la forma che è il documento più valido di un tempo e di una società ricca d’iniziativa; ed è documento nel quale ogni uomo trova o ritrova sé stesso e i propri pensieri e le proprie aspirazioni migliori».

 

Studi per un centro sportivo a Prato, 1980-85, Archivio Giovanni Michelucci.

 

La selezione dei documenti in mostra, a cura di Andrea Aleardi, Alessandro Masetti e Nadia Musumeci, include il testo della Città Variabile, la serigrafia L’Arca incagliata nella roccia e un’animazione digitale creata a partire dagli schizzi per il progetto per un Centro sportivo (1980-1985) che sarebbe dovuto sorgere a Prato, una delle città protagoniste del Padiglione.
L’appuntamento veneziano si inserisce tra gli eventi conclusivi del programma di iniziative culturali promosse in occasione del trentennale della scomparsa di Giovanni Michelucci (1990-2020) di cui abbiamo scritto qui che ha visto la Fondazione Michelucci impegnata a partire da settembre 2020 in una serie di manifestazioni.

 

3) Ritratto di Giovanni Michelucci nel suo studio, anni Quaranta, Archivio Giovanni Michelucci.

 

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