Bidadari Park: infrastruttura verde e spazio pubblico nel paesaggio urbano

In un contesto urbano ad alta densità come Singapore, la trasformazione dell’ex cimitero di Bidadari in un parco pubblico multifunzionale rappresenta un caso emblematico di progettazione sistemica. Vincitore dell’Uli Asia Pacific Award for Excellence 2025, il progetto firmato da Henning Larsen con Cpg Corporation, Beca e Aecom, dimostra come la rigenerazione urbana possa essere occasione per ridisegnare l’equilibrio tra natura, comunità e infrastruttura.

 

Bidadari Park accoglie attività all’aperto e momenti di socialità grazie a oltre 6 km di percorsi e spazi multifunzionali, ph. ©Finbarr Fallon.

 

Il masterplan paesaggistico si fonda su cinque principi guida: conservazione del patrimonio, tutela della biodiversità, soluzioni nature-based per la gestione idrica, promozione di stili di vita attivi e supporto a uno sviluppo residenziale sostenibile.

Con oltre 6 km di percorsi pedonali e ciclabili, spazi educativi, aree sportive e un nuovo lago artificiale, Bidadari Park si configura come estensione naturale dei quartieri circostanti, diventando parte integrante della visione “City in Nature” promossa dal Singapore Green Plan 2030.

 

Ponte di osservazione sul lago Alkaff, ph. ©Finbarr Fallon.

 

Il cuore tecnico del progetto è costituito dal primo sistema di drenaggio multifunzionale integrato con un bacino di raccolta sotterraneo, che sfrutta la topografia naturale del sito per ridurre il rischio di inondazione, ottimizzare la capacità di stoccaggio e generare nuovi habitat acquatici.
Questa infrastruttura idraulica, nascosta alla vista ma profondamente legata alla forma del paesaggio, consente di conciliare prestazioni ambientali ed esperienza dell’utente.

 

Veduta di Bidadari Park a Singapore, progettato da Henning Larsen, ph. ©Finbarr Fallon.

 

All’interno del parco, il recupero della memoria storica si articola in un percorso lungo l’antica Upper Aljunied Road, con pannelli informativi e un Memorial Garden – la cui prossima apertura è prevista per fine 2025 – dove sono esposti reperti storici, lapidi originali e specie vegetali autoctone.

 

Il progetto è sviluppato per valorizzare la biodiversità esistente e favorire il ritorno di oltre 190 specie animali, ph. ©Finbarr Fallon.

 

Dal punto di vista ecologico, il parco ha favorito il ritorno di oltre 190 specie faunistiche, tra cui i rapaci Changeable Hawk-Eagle e il Brahminy Kite, consolidando il ruolo dell’area come corridoio ecologico urbano.
Le aree tampone e le connessioni verdi ne amplificano l’impatto, contribuendo alla resilienza dell’intero sistema urbano.

 

La strategia di piantumazione ha mantenuto l’84% degli alberi maturi esistenti e aggiunto oltre 170 piante native, ph. ©Finbarr Fallon.

Il risultato è un dispositivo ambientale complesso, in cui lo spazio pubblico diventa strumento di rigenerazione ambientale, memoria collettiva e benessere psicofisico.
Come sottolinea Agnes Chain, senior landscape architect di Henning Larsen: «Abbiamo cercato di spingere oltre i confini della progettazione paesaggistica, combinando approccio sistemico e creatività con l’obiettivo di definire nuovi standard nel nature-based design».

 

Percorsi ciclopedonali, zone di sosta e di gioco si integrano nel disegno del paesaggio, ph. ©Finbarr Fallon.

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