Campagna da vivere, non da abbandonare. A Doha la ricerca di Rem Koolhaas sui territori rurali

A Doha è stata inaugurata Countryside: A Place to Live, Not to Leave, la nuova esposizione di Amo/Oma dedicata alle trasformazioni dei territori rurali contemporanei. Presentata in due sedi – la Qatar Preparatory School e il National Museum of Qatar – e promossa da Qatar Museums con il supporto di istituzioni locali, la mostra  rappresenta l’evoluzione della ricerca avviata dal team nel 2020, quando la prima versione del progetto, Countryside, The Future, era stata presentata al Guggenheim di New York.

 

L’ingresso alla Qatar Preparatory School, con il percorso rosso che introduce il pubblico alla mostra, ph. ©Marco Cappelletti Studio, courtesy Amo/Oma.

 

Questa seconda iterazione si concentra su l’Arc, una vasta regione che si estende dal Sudafrica all’Africa orientale, attraversando il medio Oriente e l’Asia centrale fino alla Cina orientale. Un territorio eterogeneo, segnato da forme di vita tradizionali e da paesaggi prevalentemente montuosi, oggi attraversato da profonde trasformazioni: innovazione tecnologica, nuovi modelli agricoli, connettività digitale e sperimentazioni energetiche stanno generando pratiche e tipologie capaci di ridefinire l’abitare rurale in chiave sostenibile.

 

Una sala-laboratorio della Qatar Preparatory School, dove studenti e visitatori esplorano dati e materiali sulla trasformazione dei territori rurali, ph. ©Marco Cappelletti Studio, courtesy Amo/Oma.

 

Il cuore dell’esposizione è sviluppato alla Qatar Preparatory School, trasformata in un ambiente educativo in continua evoluzione, dove workshop, lezioni e progetti collettivi hanno coinvolto studenti, docenti e contributori internazionali. Le aule sono diventate spazi di ricerca e produzione, mentre l’area esterna è stata convertita in un campo di prova per la coltivazione in condizioni climatiche estreme. Qui, serre ad alta tecnologia, sistemi idroponici, letti galleggianti, torri verticali e tunnel d’ombra permettono di testare nuove strategie per rendere produttivi i suoli aridi attraverso l’innovazione irrigua e botanica.

 

Il portico della Qatar Preparatory School con le immagini sospese tratte dalle ricerche sul territorio, ph. ©Marco Cappelletti Studio, courtesy Amo/Oma.

 

In parallelo, il National Museum of Qatar ospita un’installazione sui temi chiave della ricerca, offrendo al pubblico un’introduzione al lavoro svolto nella scuola e al quadro culturale e geografico dell’Arc. L’allestimento illustra come l’impatto della connettività digitale abbia raggiunto anche le comunità più remote, aprendo nuove economie e rendendo meno inevitabile il trasferimento verso le città. La mostra indaga così scenari alternativi a una crescita metropolitana ormai sempre più congestionata, suggerendo come il futuro possa passare anche da forme aggiornate di vita rurale.

 

La sala multimediale con proiezioni panoramiche dedicate ai paesaggi dell’Arc, tra Africa, Medio Oriente e Asia centrale, ph. ©Marco Cappelletti Studio, courtesy Amo/Oma.

 

Il progetto è stato diretto da Rem Koolhaas e Samir Bantal, con Yotam Ben Hur come project architect. Countryside: A Place to Live, Not to Leave rimarrà aperta al pubblico fino al 30 giugno 2026.

 

Le coltivazioni sperimentali all’esterno della Qatar Preparatory School, parte del programma agricolo sviluppato per la mostra, ph. ©Marco Cappelletti Studio, courtesy Amo/Oma.

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