Casermette Social Park, l’arte urbana segna l’avvio della rigenerazione

Con Inside, out, upside, down di Run è stato inaugurato il progetto di rigenerazione urbana e ambientale del comune di Rivalta di Torino. Giacomo Bufarini, in arte Run, ha dato nuova vita, con rulli e vernici ecologiche, alla torretta all’ingresso del parco cittadino delle Casermette.

L’intervento di arte urbana è inserito nel contesto di Casermette Social Park, uno degli otto progetti vincitori del bando Restauro Ambientale Sostenibile promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo per sollecitare interventi concreti e sostenibili per la rigenerazione, la protezione e la valorizzazione del patrimonio naturale delle aree maggiormente antropizzate dei territori di Piemonte e Liguria.

 

La torretta all’ingresso del parco delle Casermette su cui è intervenuto Run, ph. ©Fabio Oggero.

 

Casermette Social Park prevede la realizzazione di un parco di circa 2.500 mq con spazi per la socialità e l’incontro, declinati in diverse forme e funzioni.
Il progetto è il primo tassello di un più ampio programma di riqualificazione ambientale che il Comune di Rivalta sta portando avanti sull’area degli ex depositi militari di artiglieria, più di 10 ettari tra gli stabilimenti Avio e Fiat.
Obiettivi primari di Casermette Social Park sono il recupero ambientale di un’area oggi degradata e la ricostruzione di un’identità unitaria tra le aree urbanizzate ora sfrangiate, senza dimenticare la sensibilizzazione della cittadinanza verso le questioni ambientali.

 

Su ogni lato della torre sono protagonisti l’ambiente e la sua interazione con l’uomo, ph. ©Fabio Oggero.

 

L’opera di Run per Rivalta di Torino prevede quattro scenari, una per ogni lato della torre, che vede protagonisti l’ambiente e la sua interazione con l’uomo: i soggetti, uno per ogni facciata, rappresentano la biodiversità, la morfologia del territorio, gli uomini che compiono azioni e i libri che descrivono il sapere e la cultura creando la connessione tra uomo e natura.

Essendo composta da quattro facciate l’artista vuole far “sparire”, attraverso i disegni e i colori, le angolazioni e il muro stesso suggerendo una lettura dell’opera unica, come se si fosse in presenza di una scultura a tutto tondo.

 

Giacomo Bufarini, in arte Run, posa davanti a Inside, out, upside, down, ph. ©Fabio Oggero.

 

L’intervento di Run è solo uno degli eventi artistici che si susseguiranno all’interno del progetto che prevede anche la trasformazione della cosiddetta Casa del maresciallo in residenze d’artista in collaborazione con l’Accademia Albertina di Torino. Verranno attivati workshop per i ragazzi delle scuole per la riqualificazione estetica delle mura che circondano l’area.

La rassegna artistica si concluderà alla fine del progetto di riqualificazione urbana e ambientale con l’intervento di Bepart, organizzazione che si occupa di riempire gli spazi di arte, design, video, suoni e parole, tramite la realtà aumentata.

 

La realizzazione di un parco di circa 2.500 mq con spazi per la socialità e l’incontro rappresenta la prima fase del progetto più ampio Casermette Social Park, ph. ©Fabio Oggero.

 

A due chilometri a sud-ovest dal centro di Rivalta, nell’ex zona Casermette, ai confini con gli insediamenti industriali di Orbassano, su un’area totale di 26.000 mq oggi degradata da utilizzi impropri precedenti o coperta da vegetazione invasiva alloctona, il progetto Casermette Social Park dedica un’attenzione specifica alla riqualificazione ambientale di circa 8.000 mq e a integrarne la fruibilità connessa alle funzioni urbane. In fasi successive sarà poi possibile che gli interventi si propaghino nell’area restante, andando così a completare le azioni progettuali e la bonifica ambientale dell’area.

Casermette Social Park, coordinato dal Comune di Rivalta, capofila del progetto, ha inglobato tra i soggetti proponenti diverse realtà del territorio che si occuperanno di creare le condizioni per una riuscita del progetto a 360 gradi: Fondazione Fitzcarraldo, la cooperativa Atypica che gestisce progetti educativi rivolti a minori; il museo di arte urbana di Torino che ha come scopo dare vita a un insediamento artistico permanente all’aperto collocato all’interno di un centro metropolitano e l’associazione culturale Landscapefor, impegnata a produrre servizi per valorizzare e sostenere progetti e attività di interesse socioculturale che utilizzano il paesaggio come elemento fondamentale.

Sono partner del progetto anche l’Accademia Albertina di belle arti di Torino e l’Istituto scolastico comprensivo Tetti francesi.

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