Con la mostra “Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa”, curata da Vittorio Sgarbi e Michele Danieli, riapre al pubblico a Ferrara Palazzo dei Diamanti (così chiamato perché esibisce sui due prospetti esterni 8.500 bugne piramidali che alludono all’emblema estense del diamante) dopo i mirati interventi di restauro e valorizzazione del complesso cinquecentesco e di adeguamento degli spazi espositivi firmati dallo studio di architettura Labics che in team con 3TI Progetti aveva vinto il concorso di progettazione internazionale indetto nel 2017 dal Comune di Ferrara.
Il progetto di Labics – uno dei rari interventi contemporanei realizzati in tempi recenti in Italia su un edificio di alto valore storico – si riassume in una serie organica e integrata di interventi avviati nell’ottobre 2020 e conclusi adesso, il più rilevante dei quali è stato la realizzazione del collegamento tra le due ali del Palazzo attraverso una struttura lignea, essenziale e leggera, in parte vetrata, che si estende nel giardino, rimarcandone le geometrie principali.
Il giardino, concepito da Labics con il paesaggista Stefano Olivari, recupera le suddivisioni dell’antico brolo in riquadri quadrati e rettangolari e riporta alla luce, in chiave contemporanea, l’assetto documentato a partire dalla seconda metà del Settecento.
Gli altri interventi hanno riguardato i principali ambienti espositivi preesistenti, con nuovi portali in ottone brunito che sottolineano la sequenza spaziale del palazzo, sale ora dotate di superfici altamente tecnologiche dietro alle quali sono nascoste le dotazioni impiantistiche, nuove pavimentazioni in terrazzo alla veneziana nell’Ala Rossetti.
Rinnovati per essere destinati a funzioni a supporto dell’attività espositiva – caffetteria, libreria, sala didattica e spazio polifunzionale – gli ambienti in precedenza occupati dal Museo del Risorgimento, con i cortili interni a questa parte del complesso integrati nel percorso museale, valorizzando la particolarità di un palazzo che alterna pieni e vuoti, spazi interni e spazi esterni confinati.
Ristabiliti inoltre i collegamenti tra l’ex-museo del Risorgimento e valorizzato infine l’accesso attraverso la loggetta affacciata sul cortile principale, diventata parte integrante del percorso di visita.
Ristrutturazione, restauro e rifunzionalizzazione di Palazzo dei Diamanti
- Località Ferrara
- Committente Comune di Ferrara
- RUP Arch. Natascia Frasson
- Progetto architettonico e Direzione Lavori Labics, Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori
- Progetto delle strutture e degli impianti 3TI progetti italia
- Progetto delle opere di restauro Elisabetta Fabbri
- Progetto delle opere di allestimento Giovanni de Vito
- Progetto del paesaggio Stefano Olivari
- Progetto della luce del giardino Massimiliano Baldieri
- Spazi espositivi 790 mq
- Aree esterne 1.705 mq
- Spazi a servizio 693,70 mq
- Passerella 242,50 mq
- Giardino 5.150 mq
- Spazi tecnici esterni 517,50 mq
- Costo totale 5.875.000 euro
- Cronologia 2017-2023
Labics
Labics è uno studio di architettura e pianificazione urbana, fondato a Roma nel 2002 da Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori. Coniugando ricerca teorica e sperimentazione applicata il campo di interesse dello studio si estende dalla progettazione urbana fino al disegno degli spazi interni, attraversando così le differenti scale e complessità del progetto.
Tra i principali progetti realizzati, la Fondazione Mast, Bologna (2006-2013), il complesso polifunzionale “Città del Sole”, Roma (2007-2016), piazza Fontana a Rozzano (2007-2011), il nido-scuola Jacaranda, Milano (2017-2018). Tra quelli in corso di realizzazione, quattro edifici residenziali nel complesso di UpTown a Milano (2018-2024), l’edificio universitario Cu.Bo nel Campus Bio-Medico di Roma (2019-2023), aule e impianto sportivo per la scuola St. George’s, Roma (2022-2024) e il nuovo piano dell’Arena del Colosseo, Roma (2021-2024).
Labics ha esposto il proprio lavoro in diverse mostre tra cui la 11.,12., e 14. Biennale di Architettura di Venezia; nel 2015 lo studio Stefania Miscetti gli ha dedicato la mostra monografica “Structures”, ospitata anche al Maxxi di Roma nel 2019. lo studio ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti internazionali; il suo lavoro viene regolarmente pubblicato sulle maggiori riviste di architettura nazionali e internazionali.
Nel 2018 ha pubblicato con Park Books Structures, la sua prima monografia-manifesto. Con lo stesso editore è di prossima uscita il libro The Architecture of Public Space.