A Vicenza nasce sull’acqua un nuovo pezzo di città

L´intervento di Vicenza, progettato dall´architetto portoghese Gonçalo Byrne in collaborazione con l´architetto paesaggista João Ferreira Nunes si sviluppa nell´area che fino all´ultimo decennio del secolo scorso ospitava il cotonificio industriale Rossi. L´ubicazione delle fabbriche era stata scelta nel punto in cui confluiscono i due fiumi cittadini – Retrone e Bacchiglione – subito al di fuori delle mura storiche, alla base del colle Berico. Intorno ai primi anni 2000 il Comune aveva individuato in quest´area dismessa il luogo ove collocare il nuovo tribunale cittadino, i cui lavori sono in fase di ultimazione.

L´intera area è soggetta a un piano attuativo (PIRUEA) che oltre al tribunale prevede volumetrie da destinare a commercio, uffici, abitazioni. Il suo perimetro comprende oltre al sedime storico del Cotorossi una porzione di terreno non edificato al di là del fiume Bacchiglione, per una superficie complessiva di 100.000 mq circa.

Il progetto

Grande attenzione é stata posta al contesto ambientale in cui si inserisce l´intervento. Il progetto degli edifici (complessivamente 47.000 mq edificabili) riduce al minimo la loro altezza valorizzando il ruolo degli argini fluviali, che diventano elementi
portanti della rete dei percorsi pedonali e ciclabili.
Nel settore compreso tra i due fiumi l´edificato si sviluppa attorno a uno spazio pubblico centrale: una piazza pavimentata sotto la quale si trovano due piani di parcheggi interrati.

Lungo il lato ovest, sulla sponda del Retrone, la piazza é delimitata da un lungo edificio di 4 piani fuori terra in posizione arretrata rispetto al fiume. Il suo piano terra è attraversato da quattro gallerie coperte che realizzano una continuità visiva e spaziale tra la piazza e la lista lungo il fiume. Di qui partono i percorsi pedonali e ciclabili che, grazie a una passerella, proseguono lungo le sponde dei fiumi.
L´edificazione lungo il lato est della ‘penisola’ (sponda del Bacchiglione) è risolta con una serie di edifici di 4 o 5 piani fuori terra. Il lato nord é definito da una cortina edilizia chiusa che marca la separazione rispetto al nuovo edificio del tribunale; le funzioni
previste sono di tipo terziario/direzionale, con una modesta quota di residenza nei piani piú alti dei tre edifici a pianta trapezoidale.
Attraversando la passerella sul fiume si giunge al settore meridionale dell´area di intervento che prevede una destinazione residenziale e si sviluppa con edifici di 3-4 piani con tre tipologie principali: case collettive isolate disposte con angolazioni diverse lungo l´arco definito dalla sponda del fiume; case collettive in linea sul fronte urbano delimitato da un parcheggio pubblico a raso; case a schiera nella parte interna del lotto. Anche in questo caso è prevista una piastra coperta a uso semipubblico sotto la quale si trovano i parcheggi, la cui superficie é interamente trattata a verde. La viabilità dell´intero lotto viene completamente modificata e si muove lungo un anello a senso unico tutto intorno all´area del progetto con un solo attraversamento interno che consente l´ingresso-uscita dai due blocchi di parcheggi interrati posti al di sotto del polo commerciale (450 posti auto) e della piazza pubblica pedonale (600).

Architettura e paesaggio

La singolare posizione geografica del sito rende particolarmente significativa la riflessione sull´impatto tra le nuove architetture e il paesaggio circostante. I due settori principali in cui è stato diviso il progetto (quello tra i due fiumi e al di là del Bacchiglione) sono stati trattati in modo diverso sia dal punto di vista funzionale, sia da quello architettonico. Più compatto e monumentale il primo, più aperto e naturale il secondo.

È stata data particolare importanza all´arrivo da sud, lungo la strada che corre al piede dei monti Berici, dove il progetto si presenta tramite la serie di edifici sparsi lungo l´argine fino a incontrare la “prua” degli edifici direzionali sulla punta della penisola fra i due fiumi. La facciata ovest del lungo corpo a uffici è caratterizzata dal movimento lievemente ondulatorio dei tre piani superiori, a sbalzo rispetto al filo rettilineo del piano terra. Il lato est presenta una maggiore frammentazione del volume edificato da cui spiccano, in particolare, i tre edifici più alti a pianta trapezoidale. I fronti dei diversi edifici sono caratterizzati da numerose variazioni sul tema della protezione solare.

Trattandosi di edifici a destinazione prevalentemente direzionale, è stato scelto un ampio utilizzo del vetro mediato da schermature esterne fisse o mobili in grado di controllare il flusso di luce che penetra negli ambienti interni. Nel settore di piano oltre il Bacchiglione la funzione di tipo residenziale ha richiesto l´uso di una misura architettonica piú contenuta, direttamente rapportabile all´uomo.

 

Scheda intervento

Progetto

architettonico Gonçalo Byrne

paesaggistico João Ferreira Nunes

Superficie

totale
47.000 mq

commerciale
12.000

residenziale
18.500

direzionale
16.500

Parcheggi coperti
1.100 posti auto

Impresa costruzioni
Giuseppe Maltauro

Gonçalo Byrne

Nato ad Alcobaça, in Portogallo, nel 1968 si laurea alla Scuola di Belle Arti di Lisbona, quindi collabora con l´architetto Teot?nio Pereira. Inizia l´attività professionale autonoma costruendo il quartiere di Chelas (Lisbona 1972-74), un vasto insediamento residenziale che
rivela curiose affinità con quanto in quegli anni andavano realizzando architetti italiani quali Carlo Aymonino e Aldo Rossi. é anche urbanista e paesaggista (ha vinto nel 2002 il concorso per il parco Forlanini di Milano) e si inserisce all´interno della terza generazione della scuola portoghese. I suoi progetti si caratterizzano per la grande attenzione ai contesti locali.

João Ferreira Nunes

Nato a Lisbona nel 1960, si laurea in Architettura del paesaggio presso l´Instituto Superior de Agronomia da Universidade Técnica di Lisbona, dove consegue anche il Master in Architettura del Paesaggio. È fondatore dello Studio di Architettura Paesaggistica PROAP con cui esercita la sua attività professionale. Ha elaborato numerosi progetti prevalentemente in Portogallo e anche in Italia: ha vinto il concorso per il Parco Forlanini a Milano, il Parco urbano di Ferrara e il Lungomare di Trieste.

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