Herzog & de Meuron, l’ampliamento del museo MKM a Duisburg

La regione tedesca della Ruhr festeggia un nuovo punto di riferimento: dopo quattro anni di lavori, è stato completato l’ampliamento del museo Küppersmühle di Duisburg, che ospita una delle più importanti collezioni di arte tedesca dagli anni Cinquanta a oggi.
Progettato da Herzog & de Meuron, il MKM è destinato a diventare un luogo centrale per l’arte tedesca ed europea del dopoguerra grazie alle opere della collezione Ströher disposte su 2.500 mq di spazio.

 

In linea con la conversione originale attuata nel 1999 da Herzog & de Meuron, i progettisti hanno ancora una volta preso spunto dall’edificio esistente e dall’architettura del porto, ph. ©Simon Menges.

 

Lo storico mulino a grano costruito nel 1860 e chiuso nel 1972 era già stato oggetto nel 1999 della riconversione attuata da Herzog & de Meuron. Il Museum Küppersmühle (MKM) aveva costituito all’epoca il punto d’avvio della trasformazione dell’area urbana dell’Innenhafen (il porto fluviale interno) in un centro pulsante della vita cittadina.

 

Dettaglio di facciata del MKM Museum Küppersmühle che ha aperto le sue porte il 25 settembre 2021, ph. ©Simon Menges.

 

L’ampliamento dell’MKM, inaugurato ufficialmente il 25 settembre 2021, combina la cultura industriale con l’architettura museale contemporanea. Ancora una volta i progettisti hanno preso spunto dall’edificio MKM esistente e dall’architettura del porto. Con la sua facciata in mattoni rossi, la nuova estensione culmina in una piazza con 35 platani appena piantati.
Tre strutture di diversa altezza formano un nuovo edificio principale, che completa la fila di edificazioni che fiancheggia il bacino del porto. A prima vista potrebbe sembrare che il nuovo edificio sia sempre stato lì.

 

I silos sono stati conservati e convertiti in elementi che collegano il vecchio con il nuovo, ph. ©Simon Menges.

 

Come parte dell’ampliamento, anche i silos storici sono stati rinnovati e integrati nella nuova struttura. I materiali originali dei silos sono stati mantenuti, in quanto rappresentano una componente scultorea indispensabile del Küppersmühle come monumento industriale. Ridotti a lungo a mere rappresentazioni storiche ed estetiche senza alcuna funzionalità, hanno ora acquisito una nuova funzione come collegamenti e come spazi espositivi. I silos, attraverso ponti al primo e al secondo livello, collegano infatti le nuove gallerie e quelle esistenti e l’intero spazio è visibile ai visitatori.
Una terrazza panoramica in sommità è accessibile al pubblico e offre una vasta vista sulla regione della Ruhr.

 

I silos sono una presenza vitale nei nuovi spazi progettati da Herzog & de Meuron, ph. ©Simon Menges.

 

Come spiegano dallo studio di Basilea: «L’estensione si accorda con la sequenza di imponenti strutture storiche in mattoni che fiancheggiano la banchina. Di conseguenza, la nuova struttura completa il museo esistente e il bacino portuale in maniera visivamente appropriata, e forma una conclusione adeguata alla fila di edifici posti lungo il bacino portuale»

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Una scultura di Brigitte e Martin Matschinsky-Denninghoff e un’opera di David Schnell nell’ampliamento del MKM, ph. ©Simon Menges.

 

All’interno, una sequenza di 36 sale fornisce un ambiente spazioso per le opere d’arte esposte. Il MKM Museum Küppersmühle presenta le opere più significative della collezione Ströher, una delle più ampie raccolte private di arte tedesca del dopoguerra.
Sono presenti artisti come Georg Baselitz, Karl Otto Götz, Jörg Immendorff, Anselm Kiefer, Sigmar Polke, Gerhard Richter, Fred Thieler e Rosemarie Trockel.

 

La sala dedicata a Erwin Bechtold. Si intravede lo spazio dedicato ad Anselm Kiefer, ph. ©Simon Menges.

 

Nella grande sala al terzo piano dell’ampliamento sono esposte opere di Erwin Bechtold, come ricordo della sua mostra del 2020 che fu interrotta dalla pandemia. Anche le sale all’interno dell’esistente edificio MKM sono state riallestite, principalmente con arte tedesca del dopoguerra. Come spiega il direttore del MKM Walter Smerling «la collezione media un capitolo essenziale della storia dell’arte tedesca del dopoguerra. Il fulcro, per così dire, sono i pittori informali e astratti, i fondatori dell’arte tedesca del dopoguerra».

Il progetto è stato reso possibile dalla fondazione a gestione privata MKM, avviata dai collezionisti Sylvia e Ulrich Ströher, che hanno anche collaborato alla progettazione e all’allestimento delle sale espositive.

 

Le scenografiche scale dei cinque livelli dell’ampliato MKM di Duisburg, ph. ©Simon Menges.

Crediti di progetto

Cliente MKM Stiftung
Progetto architettonico Herzog & de Meuron
Partner Jacques Herzog, Pierre de Meuron, Robert Hösl (Partner in Charge)
Project team Roland Schreiber (Project Architect/Project Manager)
Mikolaj Bazaczek, Juliane Brantner, Teodor-Octavian Cuciureanu, Florian Hartmann, Sebastian Hefti, Māra Igaune, Susanne Kozlowski, Hannah Reusser, Daniel Schüre
General Planning Drees & Sommer Schweiz
HVAC, ingegneria strutturale Drees & Sommer Advanced Building Systems
Construction Management Diete + Siepmann
Architettura del paesaggio Vogt Landschaftsarchitekten

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