The Making of a Factory, sei tutorship per Cesare Roversi

Fondata a Moglia (Mantova) nel 1946, la Cesare Roversi arredamenti è specializzata nell’architettura di interni e nella progettazione di arredi su misura nei settori casa, alberghiero e uffici, in particolare nel settore bancario.

Per immaginare la trasformazione della sua sede produttiva, che si sviluppa su un’area di 11.300 metri quadrati, 5.000 dei quali coperti, con una particolare attenzione alla bellezza, in collaborazione con la scuola di architettura YACAdemy l’azienda ha dato vita a un progetto di tutorship che ha coinvolto sei studi di progettazione di livello internazionale.

«Abbiamo voluto aprire le porte dell’azienda ai giovani, al loro entusiasmo, talento, impegno – ha spiegato l’amministratore delegato Marco Roversi. Creare per loro una piccola-grande opportunità di iniziare a seguire i propri sogni e vedere concretizzarsi le proprie idee».

In attesa di selezionare le proposte per avviare progressivamente i lavori, i risultati dei workshop di progettazione sono ora oggetto di una mostra – The Making of a Factory – presso la sede di Moglia, nell’allestimento di 967arch e con il progetto grafico di StudioLabo.

Ingresso foresteria – Mca-Mario Cucinella Architects

Osservando il rapporto tra natura e architettura, già molto forte all’interno dell’azienda, gli studenti guidati dall’architetto Davide Raffaelli di Mca hasnno proposto delle “stanze nel verde” che possono racchiudere varie funzioni e trasformarsi seguendo la stagionalità della vegetazione che possono integrare.

Unione dei due capannoni produttivi – Herzog & de Meuron

Il team guidato da Andreas Fries dello studio di Basilea ha disegnato due cortine curvilinee in legno e vetro che riprendono in orizzontale le volte dei capannoni per creare un nuovo spazio di relax e ristoro per i lavoratori.

Collegamento tra mostra grande e produzione – Sanaa

La Serpentine promenade immaginata dagli studenti guidati da Francesca Singer di Sanaa è una passerella leggera e una piazza che simulando le differenze di quota degli elementi circostanti conferisce una nuova identità al giardino.

Ingresso principale – Bjarke Ingels Group

Due le proposte emerse dal workshop guidato da Giulio Rigoni di Big: una nuova pelle lignea che aggiunge tridimensionalità alla facciata esistente e una nuova scala esterna che raggiunge la terrazza presente nell’ala orientale del volume dello showroom.

Garden Pavilion – Amdl Circle

Tra le diverse proposte sviluppate dagli studenti guidati da Nicholas Bewick dello studio di Michele De Lucchi emerge un gazebo moderno e flessibile grazie all’uso di pannelli scorrevoli e sedili mobili che permettono di adattarlo a differenti esigenze e occasioni. Di sera, la copertura si trasforma in una lanterna luminosa.

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