Il centro culturale Alisher Navoi di Zaha Hadid Architects per la nuova Tashkent
Il centro culturale Alisher Navoi di Zaha Hadid Architects per la nuova Tashkent
Al centro della nuova Tashkent, un masterplan di 25.000 ettari sviluppato da Cross Works per ampliare la capitale dell’Uzbekistan, sorgerà il nuovo centro culturale intitolato ad Alisher Navoi, il poeta e statista del XV secolo la cui opera influenzò profondamente l’eredità culturale della nazione.
Incaricato del design architettonico il team di Zaha Hadid Architects guidato da Paolo Matteuzzi e Paulo Flores con un progetto che interpreta in forme avveniristiche la cultura costruttiva e la ricchezza architettonica del Paese.
Nel progetto, lo stile inequivocabile dello studio fondato da Zaha Hadid e oggi guidato da Patrick Schumacher dà forma a grandi torri del vento, elementi vernacolari tipici del Medio Oriente e dell’Asia Centrale, per sviluppare strategie ambientali passive in grado di creare condizioni interne ottimali con il minimo consumo di energia.
Queste strutture cave, che catturano il vento indirizzandolo verso gli ambienti interni, saranno rivestite con mattoni faccia-a-vista, anch’essi tipici della tradizione costruttiva dell’Uzbekistan, prodotti dalle fornaci locali.
In assenza di vento, le geometrie ad arco delle torri creano inoltre un differenziale di pressione che estrae l’aria calda dal basso e la porta verso l’esterno, contribuendo al raffrescamento.
Alle strategie passive contribuiscono inoltre l’elevata massa termica della struttura, una planimetria che tra i volumi costruiti sviluppa numerose corti interne che portano aria e luce naturale e profondi sporti che favoriscono l’ombreggiamento estivo permettendo invece in inverno ai raggi solari di penetrare negli ambienti, riscaldandoli.
Il programma del centro internazionale Alisher Navoi è alquanto articolato. Su una superficie utile complessiva di 23.000 metri quadrati troveranno spazio il museo statale di letteratura, con 3.500 incunaboli e manoscritti esposti in 13 sale espositive permanenti aperte su una vasta corte interna, un teatro auditorium da 400 posti, un istituto internazionale di studio e di ricerca letteraria e scientifica e uno studentato con 200 alloggi per specializzandi in lingua, letteratura e musica uzbeka.
Gli spazi esterni sono configurati come una sequenza di terrazze vegetate con anfiteatri all’aperto e giardini con padiglioni che potranno ospitare performance musicali e di danza.
Crediti
- Località Tashkent, Uzbekistan
- Progetto architettonico Zaha Hadid Architects (ZHA, principal Patrik Schumacher)
- Design Directors Paolo Matteuzzi (project director), Paulo Flores
- Architetti del progetto Effie Nakajima, Karoly Markos, Luca Ruggeri, Davide Del Giudice
- Team Andrei-Ciprian Cojocaru, Canon Lee, Ceren Tekin, Diego Ariza, Ekaterina Smirnova, Jose Navarrete Deza, Keyur Mistry, Ripple Patel, Sattor Jabbor, Ying Zhu
- Ingegneria strutturale, Mep, consulenza ambientale e del masterplan Buro Happold