“Il cielo in una stanza è l’unica canzone che conosco che rivela una caratteristica fondamentale dell’arte: la sua capacità di trasformare lo spazio. In un certo senso, è un’opera concettuale. Ma è anche una celebrazione del potere dell’immaginazione – infiammata dall’amore – di trasformare il mondo attorno a noi.”
Ragnar Kjartansson
The Sky in a Room è la performance corale dell’artista islandese Ragnar Kjartansson che la Fondazione Nicola Trussardi presenta a Milano dopo il periodo di quarantena che ha segnato la vita di milioni di italiani.
Dal 22 settembre al 25 ottobre 2020, ogni giorno, cantanti professionisti si alternano, uno alla volta, all’organo della Chiesa di San Carlo al Lazzaretto – detta anche San Carlino – per eseguire un etereo arrangiamento della canzone di Gino Paoli, Il cielo in una stanza, che si ripete ininterrottamente per sei ore al giorno.
Musica e performance, sublime e nostalgia, le tante anime creative di Kjartansson, si incontrano in una performance corale di voci e storie.
L’opera può essere letta come un poetico memoriale contemporaneo: un inusuale monumento e un’orazione civile in ricordo dei dolorosi mesi passati a immaginare il cielo in una stanza e a sognare nuovi modi per stare insieme e per combattere la solitudine e l’isolamento.
La performance inizialmente commissionata da Artes Mundi e dal National Museum of Wales di Cardiff, con il supporto del Derek Williams Trust e dell’ArtFund a Milano è messa in scena nella Chiesa di San Carlo al Lazzaretto, simbolo dell’epidemia di peste a Milano. Concepita inizialmente come un altare da campo nel centro del Lazzaretto quattrocentesco ideato da Lazzaro Palazzi, è una piccola chiesa ottagonale in stile rinascimentale progettata da Pellegrino Tibaldi per volere del cardinale Carlo Borromeo.
La chiesa è stata poi trasformata dall’architetto Giuseppe Piermarini a cavallo tra Settecento e Ottocento. Sopravvissuta alle trasformazioni di quasi cinque secoli, San Carlino è un luogo che racconta la storia di Milano e dei suoi cittadini attraverso stratificazioni profonde.
A cura di Massimiliano Gioni, The Sky in a Room di Ragnar Kjartansson fa parte di una serie di progetti realizzati dal 2013 dalla Fondazione Nicola Trussardi: mostre temporanee, incursioni, performance e interventi pop-up che hanno portato in luoghi dimenticati o insoliti di Milano artisti internazionali tra cui Ibrahim Mahama, Jeremy Deller, Sarah Lucas, Gelitin, Darren Bader e Stan VanDerBeek.