Microliving e House as a Service, a Milano il primo CityPop italiano

260 miniappartamenti arredati che nasceranno dalla riqualificazione di un vecchio stabile di 15.000 metri quadrati in viale Monza a Milano: è il primo CityPop italiano – il modello abitativo di Artisa che si è già affermato in Svizzera – destinato agli affitti di breve-media durata presentato ufficialmente nei giorni scorsi, a cantiere già avviato.
La conclusione dei lavori è prevista per settembre 2024. Il progetto è di Lombardini22 per l’architettura e di Artisa Architektur per gli interni.

L’intervento di L22 Edu, la business unit di Lombardini22 dedicata a Education e Student housing, opera una riqualificazione complessiva del complesso edilizio esistente: per rafforzare l’immagine unitaria dell’architettura e conferire continuità alla facciata esterna su viale Monza, il progetto prevede la costruzione di un sopralzo di cinque piani, saldato con il volume esistente.
Operazione analoga avviene sul fronte interno dell’edificio, con la composizione volumetrica della struttura modificata attraverso una demolizione parziale e una ricostruzione in sopraelevazione.

Render del fronte su viale Monza

La riconfigurazione volumetrica e architettonica si traduce anche nelle facciate: il progetto prevede affacci finestrati più ampi e spazi esterni per tutte le unità residenziali, con un’alternanza di pieni e vuoti, logge e partizioni opache, armonizzata dalla cura delle proporzioni e dalla presenza di elementi frangisole verticali e parapetti in lamiera microforata. Il piano terra, rivestito in Ceppo di Gré, mantiene il fronte commerciale esistente con piccole e medie strutture di vendita.
L’articolazione volumetrica moltiplica le aree esterne: al piano terreno trova spazio un giardino interno di 2.000 mq, con zone verdi che si alternano ad aree pavimentate, mentre ai piani superiori le coperture generate dalle sottrazioni volumetriche danno vita a terrazze condominiali cconcepite come giardini pensili con zone a manto erboso, piccoli arbusti e alberature più alte messe a dimora in vaso.
Particolare attenzione è stata dedicata alla riqualificazione ambientale ed energetica delle strutture e degli impianti, attraverso una serie di interventi: dalla coibentazione delle murature esterne al rifacimento dei serramenti, fino all’utilizzo di pompe di calore, di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e di pannelli fotovoltaici per il fabbisogno elettrico.

I tagli degli appartamenti vanno dai monolocali di 28 mq ai bilocali di 33 mq. Questi ultimi dispongono di bagno, ripostiglio e una cucina in nicchia. Una parete attrezzata separa la zona living dalla zona notte. Per i monolocali sono state invece studiate due differenti planimetrie: alcuni hanno uno sviluppo lineare che li segmenta in tre macro aree (ingresso/disimpegno dove trova spazio il bagno; zona cucina con angolo cottura e ripostiglio; area living/notte con divano letto), mentre negli altri, dopo l’ingresso e il bagno, le diverse funzioni si sviluppano in unico ambiente.

La superficie di ogni appartamento è stata ottimizzata per rendere il più possibile confortevole il soggiorno degli ospiti; l’arredamento interno è pulito e lineare, con cromie tenui scelte con un accurato studio del colore; i materiali utilizzati sono di elevata qualità sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale; grande attenzione è stata dedicata all’illuminazione e al comfort acustico e igrometrico.
Tutti gli appartamenti dispongono inoltre di uno spazio esterno privato: un giardino di 11 mq al piano terra e un balcone di 3 mq ai piani superiori.
Il ricambio continuo dell’aria, e quindi la salubrità degli appartamenti, è assicurato da un impianto centralizzato di ventilazione meccanica.

Il piano interrato ospiterà una sala fitness e una sala musica insonorizzata; al piano terra, oltre al deposito biciclette e alla lavanderia, si apre una sala multiuso di 250 mq, con ampie vetrate sul giardino interno e isole per il coworking e il co-cooking, una zona lounge, una sala movie da 18 posti e un’area play con tavolo da ping pong e calcio balilla. Il primo piano, infine, ospita una meditation room, con cuscini, divanetti, tatami e pareti di bambù.

Il modello CityPop

Il format CityPop prevede appartamenti microliving completamente arredati e dotati di tutti i comfort, a metà tra l’hospitality di un 4 stelle e il residenziale classico, ideali per gli affitti di breve-media durata a lavoratori in trasferta, studenti, giovani coppie e anziani smart.
CityPop si fonda sul concetto di House as a Service, con una vasta gamma di servizi “on demand” prenotabili e gestibili tramite un’app dedicata ed un servizio assistenza 24/7: dai posteggi alla mobilità condivisa (auto e bici), dalle consegne di pasti a domicilio ai servizi di lavanderia professionale e di pulizia dell’appartamento, fino all’assistenza h24 grazie al sistema di ticketing presente nell’app.
La funzione Pop meet, una “chat di casa”, facilita infine il contatto con gli altri inquilini, con i quali è così possibile incontrarsi e condividere esperienze, mentre la sezione “Around You” mostra ciò che il quartiere offre, dai locali alle esperienze da non perdere per scoprire a pieno la città.

Attualmente sono attivi in Europa sette City Pop, due a Zurigo e gli altri a Lugano, Essen, Losanna, Berna e Ginevra: in media i clienti hanno 33 anni, soggiornano per periodi di 6 mesi e sono per il 65% lavoratori spesso in trasferta, per il 20% studenti, per il 5% persone senior e infine per il 10% vivono da soli per scelta o per necessità contingenti.

Oltre a quello di viale Monza, sempre a Milano in via Alzaia del Naviglio Grande 118 è previsto il cantiere di un secondo City Pop con 109 appartamenti. In Europa sono in programma altri 11 City Pop a Basilea, Francoforte, Ginevra, Praga, L’Aia, Berlino, Losanna, San Gallo, Baden, oltre a due a Zurigo, per un totale di oltre 3.000 appartamenti, mentre recentemente Artisa Group ha siglato un accordo con Nordic Real Estate Partners per lo sviluppo del format City Pop in Germania, puntando a realizzare 5.000 appartamenti entro il 2025.

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