Il progetto di Sauerbruch Hutton per la nuova sede di Medici Senza Frontiere

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L’attività di un’organizzazione non governativa è straordinariamente complessa. Alla capacità di risposta immediata alle più diverse situazioni e, nel caso di Médecins Sans Frontières, all’ovvia disponibilità di medici di medicina generale e specialistica si aggiungono molteplici specializzazioni – dai team che si occupano di fundraising e di comunicazione all’assistenza legale agli specialisti di logistica.

Tutte ragioni per le quali la nuova sede di Médecins Sans Frontières a Ginevra completata da poco è stata concepita da Sauerbruch Hutton come un organismo ‘ad assetto variabile’, con spazi in grado di adattarsi a una singola missione che raggruppa diverse competenze e che al termine della quale tornano ad assumere la configurazione ‘standard’ dei diversi settori operativi; un organismo fluido e pronto per accogliere missioni 24 ore su 24, sette giorni alla settimana.

Ph. ©Jan Bitter

Gli obiettivi funzionali prendono forma in un’architettura trasparente e un’organizzazione spaziale che promuove attivamente la comunicazione e lo scambio tra i diversi team specializzati.

Tra le considerazioni che hanno ispirato il progetto la scalabilità degli ambienti di lavoro e il benessere di persone destinate a trascorrere lunghe ore attorno alla risoluzione di questioni urgenti.
Il layour combina così ambienti di differenti dimensioni, adatti alle dimensioni dei diversi gruppi di lavoro che si potranno formare. Tra gli uffici – anche singoli – ampie sale meeting e su tutti i piani aree comuni che promuovono l’interazione anche occasionale.

Ph. ©Jan Bitter

Al piano terra il foyer con un auditorium, una piazza e un ristorante pubblico aprono l’edificio verso l’esterno. Al primo piano, al settimo e in copertura terrazze panoramiche outdoor diventano spazi per il relax e per incontri informali.

Ph. ©Adrien Barakat

Un’ampia scalinata che attraversa l’intero edificio connette sia visivamente sia dal punto di vista spaziale tutti i diversi ambienti e rafforza la comunicazione tra i dipartimenti dell’organizzazione.

Ph. ©Jan Bitter

Gli ambienti di lavoro – tradizionalmente interni – si proiettano verso l’esterno con balconi e logge definiti da grandi cornici di legno creando spazi di lavoro alternati tra interno e esterno: una strategia progettuale che partendo da considerazioni sulla qualità di vita degli utenti e assemblando queste cornici come un puzzle gigante definisce le facciate stesse dell’edificio, la loro tridimensionalità e la ricchezza di elementi vegetati, che a loro volta contribuiscono a migliorare il microclima interno e l’impatto generale dell’edificio sulla città.

Ph. ©Jan Bitter

Le strategie ambientali – l’edificio ha raggiunto il massimo punteggio dello standard energetico svizzero ‘Minergie-P’ – includono una tripla vetrazione in facciata, sistemi tessili di ombreggiatura esterna, un parco fotovoltaico in copertura e soprattutto il collegamento con il sistema energetico ‘Genilac’, che utilizza l’acqua del lago di Ginevra e elettricità da sole fonti rinnovabili per il funzionamento delle pompe di calore che provvedono alla climatizzazione invernale e estiva (distribuita mediante pannelli radianti a soffitto).

Ph. ©Jan Bitter
Nuova sede di Medici Senza Frontiere
  • Località Ginevra
  • Committente Médecins Sans Frontières
  • Progetto architettonico Sauerbruch Hutton, Berlin
    Project team Julia Knaak (project management, Marc Broquetas, Andrea Frensch, Fotios Gkrilias, Philipp Hesse, Natalie Hipp, Guillaume Larouche, Florent Le Corre, Charlotte Moulis, Moojin Park, Anna Luise Pfau, María Silvestre Martinez, Qihang Yang, Alix Zingraff
    In coollaborazione con
    Fabio Fossati Architectes
    Progetto strutturale Werner Sobek, SbIng
  • Facciata BCS
  • Impianti Rhône-Electra, Wintsch K. & Cie, Tapernoux
  • Acustica Architecture & Acoustique
    Progetto del paesaggio Agence TER, Paris
  • Superficie 14.260 mq
  • Cronologia 2018-2022
Ph. ©Adrien Barakat

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