Ha ottenuto l’approvazione preliminare e sta entrando nella fase di progettazione esecutiva la torre mixed-use progettata dallo studio altoatesino NOA-Network of Architecture con il partner locale Atelier4 per Tirana.
L’originale progetto, che moltiplica e sovrappone in una composizione verticale l’archetipo della casa con tetto a capanna, sorgerà su un lotto rettangolare di 75 x 25 metri, in un’area densamente costruita, dove edifici di dieci piani si alternano ad abitazioni di due o tre livelli, una situazione non insolita a Tirana.
Il nuovo edificio sostituirà quello attualmente presente e ospiterà circa 160 appartamenti di diverse metrature (da 70 a 130 mq), un hotel e un’ampia area commerciale.
«Passeggiando per Tirana, ho percepito una città dal passato ricco ma turbolento, visibile in frammenti architettonici molto diversi fra loro. Mi è sembrata una specie di puzzle – dice l’architetto Lukas Rungger, fondatore di NOA – in cui nuovo e vecchio mondo coesistono in un affascinante gioco di contrasti».
Da qui il nome di Puzzle Tirana, sviluppato con l’idea di rappresentare il passaggio dalla vita in case rurali a quella in appartamenti urbani, immaginando un emblematico villaggio metropolitano.
I quattro fronti della futura torre sono caratterizzati da una composizione vivace e diversificata di moduli a forma di casa con tetto a capanna, aggettanti da 0,5 a 3 metri. Realizzati in colorazioni diverse, si differenziano anche per forma, orientamento del tetto, numero e dimensione delle aperture.
«Le case/facciata funzionano come pezzi di un puzzle – spiega Lukas Rungger. Si incastrano l’una nell’altra ruotando fino a fare ‘click’ nella struttura».
Ma non si tratta di una mera scelta formale: ogni modulo rappresenta uno spazio extra per appartamenti e aree commerciali. È uno spazio ibrido, tra interno ed esterno, che può ospitare funzioni diverse: giardini pensili, logge, cinema all’aperto, vasche, saune, aree bbq.
Le quattro facciate dell’edificio hanno la stessa valenza gerarchica, così da interfacciarsi allo stesso modo su tutti i fronti verso il contesto urbano circostante. Un ingresso a sezione triangolare marca l’entrata del centro commerciale su Rruga Medar Shtylla.
«Gli elementi di facciata si estendono fino all’interno dell’edificio – aggiunge Andrea Dal Negro, architetto che segue il progetto. I fronti della corte interna, che si sviluppa sui primi due piani dedicati all’area commerciale, appaiono anch’essi come case rovesciate che delimitano gli spazi di circolazione».
Le facciate sono ulteriormente arricchite dall’innesto, sulle fasce sporgenti dei moduli, di piante e arbusti. Nei primi due piani, questo giardino pensile si completa con opere scultoree, dando vita a un percorso artistico lungo la facciata.
«Tra l’ottavo e l’11esimo piano un grande vuoto, sagomato come una casa anch’essa ruotata, attraversa la facciata da lato a lato, aggiungendo un elemento inaspettato al progetto, un vuoto volumetrico, quasi come fosse il pezzo mancante del puzzle» conclude Andrea Dal Negro.
La distribuzione funzionale si sviluppa verticalmente: i parcheggi sono sotterranei, i primi due piani ospitano l’area commerciale, dal 2° al 6° piano vi è una combinazione di hotel e appartamenti, mentre dal 7° al 16° si trovano solo appartamenti (158 unità totali). La torre si chiude con tre piani dedicati alle cinque penthouse, ciascuna ospitata in un volume singolo, immerso in un giardino pensile a 58 metri di altezza sopra i tetti di Tirana.
Con la caduta del regime comunista nel 1991, l’espansione urbana di Tirana ha subito un’accelerazione, in molti casi non pianificata. L’elezione di Edi Rama, prima come sindaco nel 2000 e poi come Primo Ministro nel 2013, ha traghettato la capitale e l’intero paese in un periodo di grande rinnovamento urbano e apertura internazionale.
Progetti di studi di architettura di fama internazionale stanno trasformando Tirana in un interessante centro di sperimentazione di idee dell’architettura contemporanea.