Alla Casa dell’Architettura di Roma, in piazza Manfredo Fanti, fino all’8 luglio disegni e fotografie delle opere di dieci architetti si confrontano con le incisioni originali di Giovanni Battista Piranesi nella mostra ‘Lo spazio immisurabile. Piranesi Architetto’, curata da Michela Falcone.
Visionario e anticipatore, Piranesi ha influenzato il pensiero spaziale moderno e ha posto le basi per una riflessione sulla rovina, l’astrazione e la complessità architettonica.
Nella mostra, le opere di Luca Galofaro, David Greene, Junya Ishigami, Amanda Levete, Thom Mayne, Minimaforms, Wolf Prix, Stefano Pujatti, Smiljan Radic e Michael Young sono messe a confronto con alcune incisioni originali e reinterpretano, attraverso linguaggi e tecnologie contemporanee, gli stessi temi e invitano a ripensare il rapporto tra visione e costruzione, tra memoria e invenzione, in un confronto aperto tra storia, teoria e progetto.

Michela Falcone è architetto e docente con base a Londra, con esperienza presso studi internazionali come Shigeru Ban e Zaha Hadid Architects. Insegna progettazione all’Architectural Association e dirige il programma di Interior and Spatial Design alla Buckinghamshire University. Curatrice e autrice di testi e progetti sulla complessità del progetto e sulla sperimentazione nell’architettura, ha esposto i propri lavori anche alle Biennali di Venezia e di Lione. È cofondatrice dello studio Falcone Cavaliere, con cui sviluppa spazi culturali e residenziali in Italia, Regno Unito e Svizzera.