Marmomac 2021, bilancio positivo per la fiera e per il settore lapideo

Oltre 30mila operatori qualificati, di cui il 48 per cento arrivato dall’estero, in rappresentanza di 120 nazioni, con conferme dai mercati strategici per la pietra come Nordamerica, Russia, Brasile, Europa del nord e Regno Unito, paesi della fascia Nordafricana e del Medio Oriente.
Sono i dati di consuntivo del 55° Marmomac, svoltosi alla Fiera di Verona dal 29 settembre al 2 ottobre 2021. Importatori, contractor, architetti e designer da tutto il mondo hanno incontrato 756 aziende espositrici, di cui 329 straniere da 39 paesi.
In tutto nove i padiglioni espositivi, per un totale di 60mila metri quadrati netti, comprese le aree esterne con blocchi, lastre e le grandi macchine di lavorazione.

 

La prossima edizione di Marmomac è in programma dal 27 al 30 settembre 2022, con la nuova collocazione infrasettimanale da martedì a venerdì, ph. ©Veronafiere-EnneviFoto.

 

I risultati confermano il salone quale leader internazionale assoluto per l’intera filiera della pietra naturale, nel primo appuntamento in presenza dopo lo stop imposto dalla pandemia.  A contribuire all’internazionalità di questa edizione di Marmomac sono stati anche gli investimenti per selezionare e ospitare a Verona delegazioni estere di buyer, architetti e importatori di blocchi, lastre e tecnologie, grazie a un programma incoming che ha visto collaborare Veronafiere, Ice e Confindustria Marmomacchine.

 

Marmomac 2021, ph. ©Veronafiere-EnneviFoto.

 

Maurizio Danese, presidente di Veronafiere ha commentato il successo dell’edizione di Marmomac ribadendo due concetti chiave: «Il salone possiede una capacità attrattiva per il settore lapideo in grado di superare anche le difficoltà ancora legate alla pandemia. Abbiamo ora la prova che le grandi rassegne internazionali possono essere organizzate in presenza e in totale sicurezza, garantendo importanti opportunità di business e relazioni e ribadendo il ruolo fondamentale delle fiere per la promozione delle filiere industriali».

 

In Our Time, curata da Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan, è una delle mostre presentate all’interno di The Italian Stone Theatre – Time in Stone, ph. ©Effezeta Group.

 

Nel primo semestre del 2021 l’industria lapidea e tecno-marmifera italiana, da sempre tra i comparti più dinamici del Made in Italy, ha saputo intercettare le opportunità offerte dalla ripresa dell’economica e degli scambi internazionali. Lo confermano anche le statistiche ufficiali elaborate dal centro Studi di Confindustria Marmomacchine relative ai primi sei mesi del 2021 che certificano l’atteso e forte rimbalzo delle esportazioni dell’industria lapidea e tecno-marmifera italiana, che rappresentano oltre il 70% del fatturato complessivo del settore.
Dopo le difficoltà del 2020 le vendite all’estero di pietre naturali (+33,6% l’incremento rispetto al 1° semestre 2020) e delle relative tecnologie d’estrazione e lavorazione (+38,8%) hanno pienamente recuperato, a livello semestrale, i valori pre-pandemici. In crescita anche le vendite in Italia.

 

Marmomac 2021, ph. ©Veronafiere-EnneviFoto.

 

La prima parte dell’anno si è rivelata estremamente positiva anche per l’industria italiana dei produttori di macchine, impianti, attrezzature e consumabili per la lavorazione delle pietre naturali, che nel 1° semestre 2021 ha fatto segnare un aumento delle vendite all’estero del 38,8% rispetto al periodo gennaio-giugno del 2020, e anche in questo caso va evidenziato il pieno recupero dei livelli di export precedenti la crisi pandemica.

 

Macchinari e attrezzature in mostra a Marmomac 2021, ph. ©Veronafiere-EnneviFoto.

 

L’edizione 2021 di Marmomac si è rinnovata nei contenuti e nel format per rispondere alla necessità di tornare a fare business in presenza, garantendo la massima sicurezza in termini di prevenzione anti-Covid con l’adozione del protocollo Safety business.

 

Marmomac 2021, ph. ©Veronafiere-EnneviFoto.

 

Nel programma della manifestazione, innovazione e sperimentazione hanno trovato particolare rilievo grazie al progetto ormai pluriennale The Italian Stone Theatre – Time in Stone, che raccoglie opere e installazioni inedite realizzate da architetti, designer e artisti in collaborazione con le aziende di settore.

 

Marmomac 2021, ph. ©Veronafiere-EnneviFoto.

 

Il filo conduttore dell’allestimento, curato da Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan, è stato il tempo, come riflessione sul valore simbolico e intrinseco di questo elemento: ciò che maggiormente distingue la pietra naturale dai prodotti artificiali, infatti, è proprio il tempo, componente immateriale trattenuta all’interno del corpo litico da un legame indissolubile. Nelle stratificazioni della materia e nelle infinite varietà di rocce, testimoni dei processi evolutivi del pianeta, possiamo riconoscere il passaggio del tempo.

Le mostre presentate all’interno di The Italian Stone Theatre – Time in Stone erano organizzate per aree tematiche, quali design e architettura, arte e sperimentazione universitaria, e hanno coinvolto anche importanti brand dell’arredo.

 

Marmomac 2021, ph. ©Veronafiere-EnneviFoto.

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