Inclusive cities and regions è il titolo della quattordicesima Biennale delle città e degli urbanisti europei dell’European Council of Spatial Planners-Conseil Européen des Urbanistes (Etcp-Ceu) che l’Istituto Nazionale di Urbanistica (Inu) organizza a Napoli dal 22 al 24 aprile prossimi.
Basato sull’inclusione, il tema di questa edizione, come ricorda il presidente dell’Etcp-Ceu Markus Hedorfer, era stato proposto e approvato ben prima della pandemia e dello scoppio della guerra in Ucraina, e con gli anni ha se possibile acquisito ancora maggiore centralità.
Si tratta di un tema, come sottolinea Michele Talia, presidente dell’Inu, che «ci spinge a immaginare un domani diverso, in cui la diffusa tendenza alla rigenerazione della città pubblica possa contribuire a garantire integrazione sociale e rimettere in moto le migliori energie della società».
Nel corso della manifestazione si discuterà delle strategie e delle buone pratiche per perseguire, nell’ambito delle politiche europee, gli obiettivi dettati dalle nuove esigenze ambientali e sociali: la sicurezza e il benessere urbano, il contenimento del consumo di suolo, l’attuazione di azioni di contrasto al cambiamento climatico, la valorizzazione della mobilità sostenibile, il miglioramento delle condizioni di accessibilità alla città pubblica, lo sviluppo di politiche volte a favorire l’inclusione sociale, il coinvolgimento dei residenti nell’individuazione degli obiettivi di politica urbana e nei processi decisionali.
A questo link il programma completo della Biennale
Dieci i temi generali che verranno trattati. Tra i keynote speaker Janet Askew (già presidente Etcp-Ceu), l’attuale presidene Markus Hedorfer, Carolina Giaimo (vicepresidente Inu e docente di urbanistica al Politecnico di Torino), Bruno Discepolo (assessore Urbanistica Regione Campania), Laura Lieto (assessore Urbanistica e vicesindaca Comune di Napoli), Gerhard Vittinghoff, João Teixeira, Tomasz Majda.