New York vista dall’alto

Al 94esimo piano della torre One Vanderbilt progettata da Kohn Pedersen Fox si domina dall’alto l’intera New York, anche l’Empire State Building. L’esperienza è fruibile a tutti grazie al nuovo Summit One Vanderbilt Observatory, progettato da Snøhetta come un grande punto di osservazione articolato su quattro piani, dotato di una serie di spazi dedicati all’arte.
A ogni livello della sommità dell’edificio sono stati immaginati ambienti distintivi, attivati da luci, suoni ed effetti visivi.

 

La torre One Vanderbilt progettata da Kohn Pedersen Fox ospita il nuovo osservatorio Summit One Vanderbilt, ph. ©Michael Grimm.

 

Il viaggio inizia sottoterra alla Grand Central Station per entrare poi in una sala di attesa rivestita di pannelli di legno; da qui si accede agli ascensori a specchio che conducono al 91esimo piano.
All’arrivo, i visitatori sono accolti dalla Hall of Light, una passerella illuminata che ricrea in tempo reale il colore, la tonalità e la luminosità del cielo all’interno dell’edificio. Nelle giornate nuvolose, il corridoio è fresco, nelle giornate di sole brilla di un bianco bluastro.
A seguire, Air, un’installazione a specchio a due piani progettata da Kenzo Digital riorienta la percezione, riflettendo la città all’infinito in una sorta di illusione ottica.

 

Air, l’installazione firmata da Kenzo Digital è una stanza su due livelli completamente specchiata, ph. ©Michael Grimm.

 

Nelle aree adiacenti, Snøhetta ha progettato spazi di transizione caratterizzati da geometrie morbide e materiali caldi che, come spazi contemplativi, bilanciano le installazioni immersive dell’osservatorio, come Clouds, opera del 2019 di Yayoi Kusama, ospitata in una galleria dello skyline.

 

 

Uno degli spazi dell’osservatorio progettato da Snøhetta è occupato da Clouds, opera del 2019 di Yayoi Kusama.

 

Anne-Rachel Schiffmann, senior architect di Snøhetta e Interior Architecture Director, spiega la voluta dualità tra il paesaggio e gli ambienti: «Summit One Vanderbilt rende l’esperienza di osservazione un momento di gioia e comfort attraverso l’introduzione di geometrie flessibili, materiali caldi e oggetti personalizzati su cui possono accomodarsi i visitatori. Gli spazi di transizione che Snøhetta ha progettato attirano la nostra attenzione sui corpi e, così facendo, aiutano a ripristinare un senso di equilibrio mentre si ammirano le migliori viste su questa meravigliosa città».

 

Il Summit Lounge è uno spazio arredato con una panchina panoramica in legno e un camino sospeso, ph. ©Michael Grimm.

 

In cima all’osservatorio, il Summit Lounge è uno spazio arredato con una panchina panoramica in legno e un camino sospeso che i visitatori possono godersi mentre ammirano i panorami di Manhattan.
C’è poi un’altra zona dell’osservatorio incentrata sugli aspetti più rilassanti dell’esperienza: appena fuori, la terrazza a forma di L offre un bar all’aperto con tavoli in granito scuro scolpiti e panche in legno massiccio.

 

La terrazza con bar, tavoli in granito scuro scolpiti e panche in legno massiccio, ph. ©Michael Grimm.

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