“Il cavalletto è un oggetto anonimo, un servo muto che aiuta da sempre l’uomo a svolgere molte attività e mestieri. Uno strumento essenziale fatto di pochi elementi che lavorano strutturalmente in maniera molto efficace, rendendo questa tipologia una sorta di ‘oggetto architettonico’ che sostiene un piano. Negli anni, tra botteghe e aziende ho visto cavalletti di ogni forma e materiale: di legno nei laboratori dei falegnami e di metallo saldato nelle carpenterie, di bronzo nelle fonderie e di bambù negli slum di Nairobi e altri ancora nella cave per sostenere il marmo e negli atelier di artisti, nelle botteghe di liutai e negli studi di architettura. Un oggetto versatile e camaleontico che si presta a mille interpretazioni ma resta sempre lo stesso: un oggetto discreto e funzionale.”
Francesco Faccin racconta così la genesi di Harvey, il nuovo tavolo disegnato per Et al., evoluzione del marchio Metalmobil che produce sedute e tavoli per gli spazi domestici e contract. Elemento caratterizzante di Harvey è il cavalletto elettrificato a tre piedi, pensato per il lavoro contemporaneo che richiede l’impiego di strumentazione elettronica.
Inserita nel cavalletto, la soluzione elettrificata con prese schuko e due prese USB permette di sfruttare l’intera superficie del tavolo e di vivere l’arredo in modo flessibile nelle diverse ore del giorno.
Francesco Faccin
Nato a Milano nel 1977, Francesco Faccin, completati gli studi di disegno industriale, nel 2003 inizia una collaborazione con Enzo Mari. Dal 2009 al 20015 è consulente dello studio di Michele De Lucchi. Nel 2007 ha fondato il proprio studio cambiando costantemente il campo di applicazione tra design industriale, produzione indipendente e lavori per gallerie. Francesco crede nel design senza confini e senza limiti: “Mi interessa il design che suscita connessioni, pensieri e dibattiti, soprattutto quelli che sono il prodotto di studi approfonditi al di là dell’oggetto stesso. Il design è una fantastica opportunità per approfondire il nostro rapporto con il mondo che ci circonda”.