Aumenta la domanda di sistemi di pavimentazione specifici adatti all’edilizia scolastica e tra questi i pavimenti continui in resina: negli ultimi mesi la sola IPM Italia, specializzata in questo settore, ha prodotto e posato nelle scuole quasi 20mila metri quadrati complessivi di pavimentazioni in resina.
Oltre al vantaggio nel rapporto qualità-prezzo e alla praticità, la resistenza meccanica e chimica di questo genere di pavimentazione è una delle ragioni della scelta.
Inoltre è sicura. «Quando opportunamente formulata– spiega Andrea Penati, amministratore delegato di IPM Italia – la resina è un materiale antisdrucciolo, atossico e non infiammabile. Inoltre, è sicura perché permette una pulizia e igienizzazione semplice e veloce: rispetto a una pavimentazione a piastrelle non presenta fughe e dunque non accumula polvere e sporcizia, risultando facilmente lavabile con acqua e detergente. Inoltre, se additivata con una tecnologia specifica come IPM Sanix, la resina si preserva dalla proliferazione batterica fino al 99%, risultando decontaminabile».
La resina inoltre è un materiale inerte: una volta posata e catalizzata è atossica e non rilascia sostanze nocive, garantendo un ambiente indoor salubre. Importante, anche qui, il ruolo della formulazione, della scelta delle materie prime, di progettazione e posa a regola d’arte.
Anche il comportamento al fuoco è un aspetto importante: la resina è un materiale non infiammabile. Tutti i sistemi IPM Italia rientrano nelle classi di reazione al fuoco tra A1fLe Bfl-s1 o Cfl-s1, le sole ammesse dal DM del 15 marzo 2005 (modificato con il DM 16 febbraio 2009) per pavimenti installabili in ambienti disciplinati da specifiche disposizioni tecniche di prevenzioni incendi, come gli edifici scolastici.
Non ultimo, possiede un certo grado di flessibilità che permette un’azione ammortizzante quando si cammina e un impatto più naturale sul corpo e sulla colonna vertebrale rispetto ai pavimenti duri. Inoltre, si adatta esteticamente agli ambienti in cui viene posata: colori e finiture integrate nel design dell’edificio rendono il pavimento un elemento visivo gradevole, piacevole, coerente e in quanto tale favorevole all’apprendimento. Così come la capacità di fonoassorbenzadel materiale.
Se la manutenzione ordinaria viene rispettata correttamente, un pavimento in resina può durare decenni, senza richiedere riparazioni e senza perdere il suo appeal estetico.