Sanjay Puri Architects gioca con luci e ombre per una residenza in India
Sanjay Puri Architects gioca con luci e ombre per una residenza in India
Sanjay Puri Architects gioca con luci e ombre per una residenza in India
Sanjay Puri Architects gioca con luci e ombre per una residenza in India
Zen Spaces è una abitazione su 4 livelli situata a Jaipur, nella regione del Rajasthan in India, progettata da Sanjay Puri Architects, studio di Sanjay Puri e Nina Puri.
Attenta all’ambiente e inserita nel paesaggio, l’architettura di Zen Spaces sfuma i confini tra interni ed esterni. Un’intricata facciata schermante definisce un diverso concetto di trasparenza, componendo giochi di ombre e luci e dando vita a insolite connessioni visive con lo scenario circostante.
La casa è edificata all’estremità settentrionale del lotto, di cui viene conservata la maggior parte del giardino esistente come spazio comune tra la nuova costruzione e una casa esistente sul lato sud dell’ampio terreno. Tutti gli alberi sono stati mantenuti, con la nuova casa collocata nello spazio libero tra di loro.
L’architettura è una composizione di volumi cubici intersecati da un cortile aperto, costruita su 4 livelli per ospitare le tre generazioni che vi convivono.
Il livello sotterraneo, che riceve luce naturale da un cortile ribassato, ospita un ampio salone, una palestra e aree di servizio.
Il piano terra e il primo piano sono composti da soggiorno e sala da pranzo, con tre camere da letto e un salottino su ogni livello.
Il secondo piano dispone di una sala polivalente che si apre su un ampio terrazzo esposto a nord.
La casa è punteggiata da una terrazza invernale sul lato sud, affacciata sul grande giardino, e da una terrazza estiva lineare che fronteggia gli spazi principali del soggiorno e della sala da pranzo, all’estremità settentrionale. I due spazi offrono posti a sedere all’aperto riparati, utilizzabili tutto l’anno.
Sanjay Puri Architects ha cercato di creare esperienze spaziali interconnesse mantenendo allo stesso tempo un senso di privacy all’interno di ciascuna area. Diversi livelli di trasparenza caratterizzano le aree interne, bilanciando armoniosamente gli spazi abitativi.
Considerando il clima della regione, dove le estati si prolungano per otto mesi con temperature elevate e gli inverni variano tra i 12 e i 21 gradi, il progetto incorpora elementi per mitigare il guadagno di calore e offrire una vita confortevole tutto l’anno: è una delle caratteristiche di Sanjay Puri Architects, come confermato da altri progetti come villa Marai.
Inoltre, ogni camera si apre sul proprio balcone o terrazza esterna privata, fornendo spazi aperti individuali per tutti gli abitanti della casa. Questi spazi esterni fungono da riparo dal caldo eccessivo dei mesi estivi, mantenendo gli interni più freschi.
Per mitigare il calore estivo e allo stesso tempo garantire privacy e ridurre il rumore proveniente dalle arterie stradali, le facciate sono composte da una serie di schermi di cemento Gfrc (acronimo di Glass Fiber Reinforced Concrete) che rivestono i lati est, ovest e sud, con il lato nord più aperto.
Ogni ambiente di Zen Spaces è ventilato naturalmente, favorendo il raffrescamento passivo e riducendo la dipendenza dai sistemi di controllo climatico artificiale.
Sono state inoltre messe in atto pratiche sostenibili come il riciclaggio dell’acqua, la raccolta dell’acqua piovana e un sistema di riscaldamento solare dell’acqua.
La manodopera locale ha intrapreso la costruzione utilizzando materiali provenienti prevalentemente da un raggio di 100 chilometri, in linea con principi ecologici e sostenendo l’economia locale.
Per quanto riguarda gli interni, gli spazi emanano un’atmosfera rilassante, caratterizzata da una tavolozza di colori neutri prevalentemente nei toni del grigio, accentuata da mobili su misura realizzati da artigiani locali utilizzando materiali ecologici come l’Indowud, un sostituto ecologico del legno ottenuto dalla lolla di riso.
Su tutte le pareti e i soffitti è stato utilizzato intonaco a base di calce, riducendo al minimo l’utilizzo di cemento.
Costituisce un punto focale del progetto una piccola sala di preghiera, chiamata pooja. Poiché tutti i templi indù hanno una campana all’ingresso, il piccolo tempio della casa è adornato con una serie di piccole campanelle disposte in cerchi concentrici di altezza decrescente che danno vita a una forma a cupola che ricorda un tempio tradizionale.