SeiMilano, la nascita di un pezzo di città nel racconto fotografico di Urban Reports

SeiMilano – Racconto di una metamorfosi, in Triennale Milano fino al 27 ottobre, è l’esposizione a cura di Benedetta Donato che documenta, attraverso 40 fotografie realizzate dal collettivo Urban Reports, i lavori di realizzazione del nuovo quartiere che ha cambiato il volto di un’intera area nella zona sud-ovest di Milano: un progetto di rigenerazione urbana realizzato da Borio Mangiarotti e Värde Partners che ha trasformato un’area di 330.000 metri quadrati fra via dei Calchi Taeggi e via Bisceglie in una città giardino progettata dallo studio Mca – Mario Cucinella Architects e inserita in un nuovo parco pubblico di 16 ettari disegnato da Michel Desvigne Paysagiste.

 

Il parco di SeiMilano, ph. ©Alessandro Guida.

 

Per cinque anni, a partire dal 2019, la ricercatrice Viviana Rubbo e i fotografi Alessandro Guida, Davide Curatola Soprana e Isabella Sassi Farìas, del collettivo Urban Reports, hanno esplorato il cantiere di SeiMilano, un mondo sconosciuto perché poco visibile dall’esterno, seguendo la sua evoluzione e la conseguente nascita di un nuovo fronte urbano.

 

Ph. ©Isabella Sassi Farìas

 

Un’altra parte fondamentale è quella rappresentata dalle persone che hanno contribuito alla realizzazione di ciò che oggi appare: nella parete centrale della sala che ospita le fotografie, si incontra un gigantesco collage di 80 ritratti di alcuni dei soggetti che hanno lavorato a questa impresa. La sezione “Il lato umano del cantiere” è accompagnata da un testo a firma di Viviana Rubbo, dove leggiamo: «Parallelamente alla documentazione della trasformazione spaziale, ha preso forma un racconto che mette in relazione la voce e lo sguardo delle persone che animano il cantiere. Sono frammenti di storie straordinarie. Un’umanità in viaggio, laddove il movimento è inteso anche come percorso di autodeterminazione individuale, in un mondo del lavoro che cambia rapidamente».
Accanto alla composizione, un QrCode dà accesso alle testimonianze raccolte dalla ricercatrice, per conoscere le donne e gli uomini che hanno lavorato alacremente, dietro le quinte di quello che oggi è un nuovo parco abitato della città.

 

Il nuovo quartiere visto dal drone (ph. ©Alessandro guida).

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