Supersalone: un logo molto bello, fluido e sviluppato pensando all’inclusività da Elisa Pasqual e Marco Ferrari, parte della squadra messa insieme dal curatore Stefano Boeri, che identifica l’evento speciale di settembre, presentato ieri nei Giardini della Triennale di Milano.
Una manifestazione più simile all’Expo che alla classica fiera – che non avrebbe comunque raggiunto i numeri da record delle edizioni pre-pandemia – di ampio respiro culturale per parlare di design più che di commercio, o meglio interpretando i legami che attraverso la creatività – con il progetto che si fa industria – alimentano un mercato che vale miliardi e vende in tutto il mondo.
Il format di base prevede, nei padiglioni della fiera di Rho/Pero, lunghi setti paralleli – realizzati con materiali e componenti smontabili e riutilizzabili – dove gli espositori metteranno in mostra, per lo più su pareti verticali, la propria identità e i propri prodotti o la loro rappresentazione. Qr code porteranno i visitatori su un portale web – sarà online dalla fine di giugno – dove i prodotti potranno essere approfonditi e acquistati: una modalità phygital che Salone del Mobile.Milano sperimenta per la prima volta e che è destinata a rimanere anche nelle future edizioni.
Gli spazi espositivi saranno intervallati da aree per talk di condivisione e approfondimento, lounge riservate agli incontri commerciali e di business, aree dedicate ai giovani delle scuole di design e all’esposizione, a cura dell’ADI, delle sedie premiate con il Compasso d’Oro, food court ideate e realizzate in collaborazione con Identità Golose, aree social e relax.
Triennale Milano sarà invece l’hub cittadino del “supersalone”, con una proposta culturale che presenterà una serie di progetti inediti.
Il team di co-progettisti del supersalone scelti da Stefano Boeri comprende Giorgio Donà, co-founder e direttore di Stefano Boeri Interiors, Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu (Ecal di Losanna), Lukas Wegwerth per gli allestimenti e Marco Ferrari ed Elisa Pasqual di Studio Folder.
Quello presentato ieri, salutato con entusiasmo e appelli alla ‘ripartenza’ dai rappresentanti delle istituzioni come il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, è un progetto in divenire che FederlegnoArredo condividerà con le aziende a partire dal prossimo 3 giugno per definire nel concreto modalità e costi di partecipazione, anche se pare che molte aziende del settore abbiano già dato il loro assenso di massima all’operazione, che esprime una dinamicità inattesa.
«In un anno così complicato abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo – ha affermato Claudio Feltrin, presidente di FLA – per portare la comunità del design, i buyer nazionali e internazionali, i media e anche il pubblico generalista a Rho Fiera, per partecipare a un evento che non ha pari al mondo e che solo la città di Milano è in grado di ospitare. Un evento straordinariamente diverso, adatto a un periodo storico unico. Potevamo rinunciare– ha proseguito Feltrin – ma questo non fa parte del DNA delle nostre imprese. Ogni altra iniziativa sarebbe stata soltanto una brutta copia ed era nostro dovere difendere una storia di successo che ha portato la filiera del legno-arredo, con tutte le sue imprese, ad essere una delle bandiere indiscusse del made in Italy nel mondo: un unicum fatto di professionalità, lungimiranza e capacità direi sartoriale di pensare e immaginare spazi e arredamento. Sappiamo bene che quella di settembre sarà un’edizione diversa, ma se c’è un filo rosso che la lega al Salone del Mobile.Milano sarà l’indiscussa qualità dei prodotti in mostra e il prestigio dei nostri brand che saranno esaltati e valorizzati nel percorso espositivo pensato da Boeri e dai curatori».
Maria Porro, presidente Assarredo, ha aggiunto: «In un momento di grande cambiamento la capacità di reinventarsi sarà il principale motore di questa edizione unica che, grazie a un grande lavoro di squadra, sarà un momento corale, finalmente in presenza, in cui il settore del design con tutta la sua energia potrà esprimere al meglio la qualità che lo contraddistingue. In questi mesi abbiamo imparato che non è più pensabile prescindere anche da una presenza digitale e l’innovativa piattaforma del Salone sarà una grande opportunità per le imprese, un nuovo media pensato non solo per presentare prodotti, ma per offrire servizi, a supporto e in stretta interazione con l’evento fisico, grande casa comune in cui il design made in Italy svela al mondo la sua ricerca e innovazione continua».