Taranto, presentato al Mit il progetto di recupero del lungomare

Il Comune di Taranto e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto hanno da poco siglato un accordo che prevede la condivisione dei percorsi progettuali e operativi che ridefiniranno il waterfront e le aree di cerniera tra porto e città. Da questo è nata la volontà di candidare congiuntamente un progetto a un bando del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) per il finanziamento di progetti strategici tra i quali figura il “Recupero waterfront”.

Il progetto candidato dal Comune e dall’Authority è articolato sui seguenti ambiti: realizzazione del nuovo varco Est; interventi di difesa costiera e percorsi pedonali nella darsena adiacente alla Calata 1 del Porto di Taranto; interventi di difesa costiera e percorsi pedonali nelle aree demaniali antistanti le mura della Città Vecchia; waterfront del Lungomare Giardini – Pontile Rota.

Lo sviluppo del progetto di recupero tracciato su una ortofoto della città e del lungomare interessato

La parte più complessa del progetto è forse quella relativa al legame tra porto e città, che punta al dialogo tra nuova infrastruttura e città storica. Tale parte del progetto è stata curata dalla società di architettura e ingegneria MAS – Modern Apulian Style di Taranto.

Come afferma Giuseppe Fanelli, amministratore unico di MAS: «Taranto è tra le più belle città del mondo, unica nella sua conformazione geografica che la vede incastonata tra due specchi d’acqua. Siamo orgogliosi di poter lavorare sul corpo della nostra città con delicatezza e rispetto, e per sviluppare il progetto abbiamo voluto coinvolgere altri professionisti tra cui lo studio Peluffo & Partners che ormai da anni fa ricerca insieme a noi sul territorio tarantino d in particolare sul rapporto tra città e mare, tra Taranto e il Mediterraneo».

La passerella sotto le mura aragonesi

Il progetto Waterfront Porto-Città è un’opera infrastrutturale di difesa costiera e insieme uno strumento per la rivitalizzazione del centro storico e la valorizzazione del patrimonio architettonico, archeologico, culturale, ambientale e naturalistico della città.

Nella zona di Porta Napoli, dove oggi sorge un terminal bus, nascerà un nuovo parco che degradando verso il mare formerà un anfiteatro che consentirà di ammirare la città da un nuovo punto di vista. La passeggiata proseguirà sul Ponte di Pietra e poi sul Molo Sant’Eligio fino ad arrivare a una nuova passerella sul mare sotto le mura aragonesi della Città Vecchia: una passerella realizzata su pali, reversibile e staccata dal bene monumentale. Tale passeggiata sul mare si aprirà in ampi piazzali, creando nuovi spazi per il tempo libero, la cultura e i servizi per la città. In vari punti saranno collocati degli ascensori per consentire l’accesso ai diversamente abili ed anche per servire le uscite dagli ipogei e collegare l’infrastruttura ai luoghi storici e archeologici della città. La passeggiata culminerà nei pressi del Castello aragonese dove si ricercherà un collegamento con i giardini e dove – a livello del mare – sarà creato un prolungamento di Piazza Castello.

Uno degli ascensori che collegheranno il lungomare alla città storica

Il progetto si dimostra altresì funzionale ai prossimi grandi eventi che la città ospiterà, i Giochi del Mediterraneo del 2026 e la prossima Biennale del Mediterraneo.

«Immagino Taranto – racconta Francesco Lasigna, Direttore tecnico di MAS e team leader di progetto – una città creativa lungo i margini d’acqua. L’auspicio è che la Taranto contemporanea, attraverso la qualità progettuale, tenda alla rigenerazione delle aree marginali, specialmente quelle ricche di risorse e potenzialità come i waterfront che sono proprio quegli spazi che trasferiscono alla città la possibilità di un continuo cambiamento e miglioramento dell’intero tessuto urbano».

Un'altra vista del progetto

La trasformazione di Taranto intrapresa negli ultimi anni dal sindaco Rinaldo Melucci e dalla sua squadra, in sinergia con altre istituzioni, dopo uno stallo durato vari decenni in cui tutta l’attenzione era incentrata sull’acciaieria, sembra aver innescato una rinascita che rende questa città mediterranea millenaria sempre più consapevole dell’unicità della sua bellezza.

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