Lo Spirito di Stella, il primo catamarano al mondo completamente accessibile, prenderà il largo dal porto di Marina Punta Faro (Lignano) il 28 aprile per l’edizione 2018 di “Wow – wheels on waves”: 6 mesi e 15 tappe lungo le coste italiane per portare un messaggio di uguaglianza e libertà in nome dei disabili.
L’iniziativa è stata presentata ieri presso la sede di Schüco Italia, sponsor per il secondo anno dell’iniziativa nata dalla volontà di Andrea Stella che, vittima di un incidente invalidante, ha fondato la Onlus Lo Spirito di Stella e progettato l’omonimo catamarano, realizzando così il sogno di tornare al timone.
Caratterizzato da ridotta inclinazione e maggiore spazio a bordo rispetto alle altre barche, il catamarano è un ambiente ottimale per ospitare persone in carrozzina, come una parte dei componenti i 21 equipaggi che l’anno scorso in 200 giorni di navigazione avevano attraversato l’Atlantico da New York a Venezia nella prima edizione di “Wow”.
Sullo Spirito di Stella ogni spazio è largo almeno 71 cm (lo standard mondiale delle carrozzine è di 68-69 cm); comandi e pulsanti sono posizionati a 70 cm di altezza; due delle quattro cabine sono accessibili mediante uno studio puntuale delle dinamiche di movimento delle carrozzine e, sebbene di dimensioni ben inferiori alle prescrizioni di legge per i locali pubblici, anche i bagni sono pienamente accessibili da disabili in sedia a rotelle; un sistema di guida a ‘sforzo zero’ permette di muovere il timone e comandare i motori attraverso un telecomando, in alternativa al pur presente timone tradizionale. |
L’accesso all’imbarcazione avviene tramite una passerella larga 90 cm che può essere posta orizzontalmente sulla plancetta di poppa o sul lato destro della barca, una pedana mobile quando necessario trasforma il pozzetto in una rampa all’8% di pendenza consentendo alle carrozzine di entrare e uscire dalla dinette e due ascensori attivabili con telecomando permettono di scendere con facilità alle cabine di poppa. Un seggiolino scorrevole esterno facilita gli spostamenti tra poppa a prua per le persone con difficoltà motorie.
«Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto Wow – spiega Roberto Brovazzo, direttore generale di Schüco Italia – perché pone la questione delle barriere architettoniche in termini propositivi, al fine di sensibilizzare il pubblico e gli addetti ai lavori allo sviluppo di soluzioni e spazi accessibili, non solo utilizzabili da chiunque, ma anche accoglienti e facili da usare. Rendere un ambiente ‘universale’ significa renderlo confortevole, sicuro e qualitativamente migliore per tutti i potenziali utilizzatori, indipendentemente dall’età, dal sesso, dal background culturale e dalle capacità fisiche e sensoriali. Obiettivo che Schüco Italia ha portato anche nel mondo del serramento, con lo sviluppo di tecnologie meccatroniche ed accorgimenti tecnici che facilitano l’apertura e la movimentazione degli infissi in alluminio e gli spostamenti da un ambiente all’altro della casa, grazie alle soglie piatte, e verso l’esterno, grazie al controllo digitale degli accessi. La progettazione accessibile è un argomento che deve essere trattato su ampia scala: interessa sicuramenti gli spazi urbani, gli ambienti pubblici e i mezzi di trasporto, ma più in generale tutti gli edifici, non ultimi quelli domestici».
video dell´edizione 2017 di Wow |
Patrocinato tra gli altri dal Ministero dello Sport e dal Parlamento Europeo, Wow 2018, che si concluderà il 4 ottobre a Trieste, in concomitanza con la Barcolana, prevede 15 open day in altrettanti porti italiani nel corso dei quali il pubblico potrà visitare il catamarano e partecipare a un’uscita giornaliera che aiuterà a comprendere lo spirito di condivisione che anima l’Universal design.
La piattaforma web dell’iniziativa consente inoltre di candidarsi anche come membri dell’equipaggio – 13 persone, di cui 3 membri fissi dello staffa di Wow – per una delle tappe dell’itinerario.
un momento della presentazione di ieri in Schüco Italia |