Lo studio olandese Roosegaarde ha appena lanciato Urban Sun: un’installazione sospesa nell’aria, che genera un fascio di luce UV alla lunghezza d’onda di 222 nanometri che sanifica lo spazio pubblico illuminato, eliminando fino al 99,9% dei virus presento nell’aria.
È un’ulteriore modalità di protezione dell’ambiente, che si aggiunge alle procedure di sicurezza messe in atto quotidianamente in tutto il mondo.
Urban Sun esalta la speranza di un futuro migliore e combatte l’impatto negativo dell’isolamento sociale, puntando a rendere più accessibili e sicuri i festival culturali, gli eventi sportivi, le piazze pubbliche, i cortili delle scuole e in generale i luoghi d’incontro.
Lo Studio Roosegaarde studia il potere della luce da molti anni. Il progetto autofinanziato Urban Sun era stato avviato già nel 2019, ma la pandemia in corso lo ha reso molto più urgente.
La componente scientifica che supporta Urban Sun si basa su molteplici articoli redatti da scienziati della Columbia University e dell’Università di Hiroshima: la specifica luce ultravioletta (far-UVC) con la lunghezza d’onda di 222 nanometri può ridurre la presenza di virus, tra cui vari ceppi di coronavirus e virus dell’influenza, fino al 99,9%.
Se la tradizionale luce UV da 254 nanometri è dannosa, questo raggio di luce specifico a 222 nanometri è considerato sicuro sia per le persone sia per gli animali.
Urban Sun è stato creato dal team di Roosegaarde, insieme a esperti esterni e scienziati provenienti da Paesi Bassi, Stati Uniti, Giappone e Italia. La fonte di luce UV proiettata è misurata e calibrata dal National Metrology Institute. Urban Sun soddisfa i parametri della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP).
Daan Roosegaarde ha spiegato il significato profondo della sua opera: «improvvisamente il nostro mondo è pieno di barriere di plastica e adesivi di distanziamento, la nostra famiglia ridotta a pixel sullo schermo di un computer. Cerchiamo di essere gli architetti della nostra nuova normalità e di creare luoghi per incontrarsi e interagire».