Quattro donne architetto sono le prime ospiti confermate di Costruire Abitare Pensare, il ciclo di conferenze di Cersaie che accoglie architetti e designer di fama internazionale per presentare i propri progetti e la propria visione sull’architettura contemporanea.
Anche quest’anno gli incontri, che danno diritto a crediti formativi per architetti, avranno luogo presso ‘The Square’, nel quartiere fieristico di Bologna.
Confermata, mercoledì 24 settembre, Lina Malfona (associata di Progettazione Architettonica presso l’Università di Pisa, dove ha fondato e dirige il laboratorio di ricerca Polit(t)ico e co-fondatrice dello studio Malfona Petrini) con la conferenza ‘Abitare il paesaggio con rigore e leggerezza’.
La sua progettualità è riassumibile in un’architettura che dialoga con il paesaggio attraverso porticati sospesi e grandi strutture che incorniciano il paesaggio nel quale si innestano, creando composizioni scenografiche e calibrate. Un mix tra libertà spaziale e rigore compositivo, in cui l’abitare diventa un’esperienza sensoriale e riflessiva.

Giovedì 25 settembre sarà la volta di Catarina e Rita Almada Negreiros (studio CAN RAN arquitectura). Il loro intervento, alle ore 11.00, metterà in luce l’approccio e la visione progettuale delle due architette portoghesi, che si distinguono nel panorama internazionale per l’uso innovativo della piastrella ceramica come elemento integrale di trasformazione spaziale. Celebre è l’intervento Sea Level alla stazione fluviale di Terreiro do Paço a Lisbona (2011), dove un soffitto a mosaico nei toni del blu realizzato con ceramiche 10×10 cm crea un metaforico dialogo optical con il fiume Tago.

Nelle loro opere Catarina e Rita Almada Negreiros affrontano la sfida del “costruire nel costruito” intervenendo in contesti storici con sensibilità contemporanea e valorizzando il patrimonio esistente.
Sempre giovedì 25 settembre, alle ore 14.30 sarà Ángela García de Paredes a illustrare i lavori dello studio Paredes Pedrosa Arquitectos (da lei fondato con Ignacio Pedrosa) che riflettono la costante dedizione alla ricerca architettonica. Nel 2023, de Paredes è stata accolta come accademica di architettura presso l’Accademia Reale delle Belle Arti di San Fernando con il discorso “l’architettura come interpretazione”. Ed è su questo atto interpretativo che si fonda la filosofia progettuale dello studio: ogni progetto interpreta senza imporsi il luogo e il paesaggio del sito, creando un equilibrio tra presente e passato.
Il pluripremiato studio Paredes Pedrosa Arquitectos vanta più di 30 progetti: tra questi, opere premiate alle biennali spagnole e latinoamericane di architettura come il museo archeologico di Almería, il teatro Valle-Inclán (Madrid), il Palazzo dei Congressi di Peñíscola, l’auditorium di Lugo, le biblioteche pubbliche di Ceuta e Córdoba, Villa Romana la Olmeda (Palencia). Loro, in Italia, l’ambasciata spagnola a Roma in Piazza Navona.
