Della materia delle nuvole l’Accademia della Musica di Camerino

Per la nuova Accademia della Musica Franco Corelli di Camerino voluta dalla Andrea Bocelli Foundation, Alvisi Kirimoto ha portato a compimento il progetto iniziale del giovane studio Harcome, imprimendo alla struttura una significativa veste contemporanea.
Realizzata in soli 150 giorni lavorativi, la ricostruzione è il terzo intervento post-sisma del centro Italia 2016 promosso dalla fondazione di Andrea Bocelli a favore dell’area. Il progetto restituisce a Camerino l’accademia, volta ad accogliere oltre 160 studenti e le iniziative culturali della comunità, e dota la città universitaria di una nuova identità architettonica.

 

L’Accademia della Musica di Camerino progettata da Alvisi Kirimoto e Harcome, ph: ©Moreno Maggi.

L’edificio, che si sviluppa su due livelli per un totale di 700 mq, si distingue per la facciata in pannelli bianchi di lamiera con forature regolari di dimensione variabile. Ispirandosi alla rarefazione e al dinamismo delle nuvole, il volume inclinato, adagiato sul declivio del terreno e su una cortina vetrata scandita da pilastri grigi, si dissolve nel contesto.
La facciata nord, visibile dalla strada e dal giardino superiore, presenta il volume come una scatola, con i pannelli sospesi a poche decine di centimetri dal terreno. I due prospetti laterali, invece, evidenziano l’inclinazione e la pendenza del terreno. A sud, la pelle che avvolge il volume si interrompe, rivelando il piano terra vetrato dietro cui si cela l’auditorium, affacciato sul centro storico di Camerino.
Un giardino ombreggiato e la piazza inferiore costituiscono poi nuovi spazi aperti a disposizione della città.

La partizione a pentagramma del nuovo progetto di Alvisi Kirimoto con Harcome, ph: ©Moreno Maggi.

Al suo interno, l’edificio ospita nel livello seminterrato l’auditorium di 226 mq, mentre al piano superiore si trovano un ufficio e le aule per l’insegnamento. Il progetto degli interni dell’auditorium, volto a valorizzare lo spazio nonostante le dimensioni contenute, si caratterizza per la scelta dei materiali. Da un lato il legno di rovere per i pannelli sospesi, i listelli circolari, i pannelli che emergono dalla parete laterale, il fondale e il palco centrale con i suoi pannelli rotanti. Dall’altro il cemento, che definisce le superfici principali della struttura.
La parete di fondo, interamente trasparente, mette in connessione diretta l’auditorium con il foyer, ampliando la percezione dello spazio.

 

Il progetto degli interni dell’auditorium è volto a valorizzare lo spazio nonostante le dimensioni contenute ph: ©Moreno Maggi.

Spiega Massimo Alvisi: «La bellezza di questo progetto è che si tratta del frutto di un processo creativo corale, che ci ha visto collaborare con il giovane architetto Andrea Gianfelici (Harcome), la Andrea Bocelli Foundation e la comunità locale, per realizzare un progetto unico. L’idea che ha guidato la progettazione è stata quella di creare un volume che meravigliasse, non solo da vicino, ma anche da lontano. La pelle, impalpabile, si ispira alla materia delle nuvole, e dona dall’interno uno sguardo ampio verso il cielo».

Crediti di progetto

Architettura: Alvisi Kirimoto con Harcome

Anno: ottobre 2020

Area: 700 mq Accademia + 4.650 mq Aree esterne

Cliente: Andrea Bocelli Foundation

Direzione lavori e coordinamento generale: Ing. Paolo Bianchi

Opere edili e strutture in legno: Subissati Srl

Impianti: Bioedil Vuesse

Progettazione impiantistica e antincendio: Serpilli Engineering

Progettazione strutturale: Subissati Sr. – Ing. Paolo Bianchi

Progettazione acustica: Tan Acoustics – Marco Facondini

Audio Video: Flixarte – Andrea Vaccarini

Sicurezza e direzione di cantiere: PSC Spa – Giovanni Perciante

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top