Fonde creatività e azione, come prevede il tema della mostra di Interni Cre-Action, l’installazione di Alvisi Kirimoto nel cortile d’onore dell’Università Statale di Milano.

«Con Tam Tam. Tempio, Azione, Movimento siamo partiti dall’idea di Tempio – racconta Junko Kirimoto, co-fondatrice dello studio – trasformandolo in un organismo dinamico, che si adatta e risponder a chi lo visita. L’architettura, per noi, non è solo una questione di forma, ma di relazione e di esperienza sensibile. L’intento è stato quello di creare uno spazio in costante mutamento, dove il contesto e il vissuto si intrecciano in una reciproca trasformazione».
L’installazione, che misura 6 x 6 x 5 metri di altezza, è composta da 6 colonne di diversi diametri, elementi dinamici che i visitatori possono spostare e riorganizzare, ridefinendo lo spazio in tempo reale.

Spostando le colonne, chi attraversa l’installazione ne cambia la configurazione e interviene sulla trama di relazioni che essa sottende: un corridoio scandito dalle colonne si amplia per diventare uno spazio collettivo o si restringe per delineare aree più intime e raccolte. Sono le scelte umane, continue e mutevoli, a definire in ultima istanza la conformazione e il significato dello spazio.

L’architettura propone, le persone rispondono e reinterpretano: un concetto di ‘possibilità’ che si esprime anche con il bianco della struttura, come se si trattasse di una pagina bianca ancora da scrivere, che esalta l’essenza dello spazio e del suo dinamismo.
L’installazione è realizzata in plastica riciclata grazie alla collaborazione con Corepla, il consorzio nazionale che promuove l’economia circolare degli imballaggi in plastica