Axel Springer Campus di OMA, il valore del luogo di lavoro dell’era digitale
Axel Springer Campus di OMA, il valore del luogo di lavoro dell’era digitale
Axel Springer Campus di OMA, il valore del luogo di lavoro dell’era digitale
Axel Springer Campus di OMA, il valore del luogo di lavoro dell’era digitale
A quattro anni dall’inizio dei lavori, è stato inaugurato in Zimmerstrasse a Berlino il nuovo edificio progettato da OMA per il gruppo editoriale tedesco Axel Springer.
L’edificio, che sorge accanto alla sede storica della casa editrice completata nel 1965, si configura come un unico volume, solcato da un grande vuoto centrale: un vasto contenitore cavo che si apre alla città attraverso uno scrigno vetrato. All’interno di questo grande vuoto alto 45 metri, si sovrappongono e creano connessioni 10 piani terrazzati e 13 ponti.
Ogni piano contiene una parte coperta, dedicata al lavoro tradizionale, che prosegue trasformandosi in terrazza, dove è possibile svolgere attività e incontri informali. La conformazione dell’edificio, quindi, mette a disposizione dei lavoratori ampi spazi per l’incontro e la collaborazione.
Il complesso, disposto su 52.000 metri quadrati, oltre a ospitare 3.000 dipendenti è aperto al pubblico, che può vivere l’esperienza dell’edificio e dell’attività editoriale che vi si svolge su tre livelli: a piano terra può passeggiare tra gli studi, gli spazi per eventi e mostre, le mense e i ristoranti, dal meeting bridge può assistere al funzionamento quotidiano dell’azienda, mentre sul tetto può godere della vista sulla città sorseggiando un caffè.
Mathias Döpfner, Ceo di Axel Springer SE, ha spiegato l’importanza e il valore dell’ambiente ufficio nell’epoca digitale in cui stiamo vivendo: «Volevamo che il nuovo edificio fosse un simbolo e un acceleratore della nostra trasformazione. Molto prima del coronavirus, la missione era di trovare una nuova risposta alla domanda sul perché lo spazio per uffici sia ancora necessario nell’era digitale. Rem Koolhaas ha fornito una risposta spettacolare. Spazi aperti e multifunzione che consentono la massima flessibilità di utilizzo. Un’architettura all’avanguardia come magnete per l’incontro e la comunicazione, come fucina di creatività».
Rem Koolhaas, fondatore di OMA, ha continuato: «Paradossalmente, l’attuale pandemia e la contemporanea accelerazione digitale dimostrano la necessità di spazi concepiti per l’interazione tra gli esseri umani. Nel tipico edificio per uffici, una persona entra, e poi vi scompare… È tutt’altro che chiaro cosa succede all’interno. Nel nuovo edificio di Axel Springer, le persone e la loro interazione sono l’essenza. L’edificio Springer è uno strumento per l’ulteriore sviluppo di un’azienda in continuo movimento. Offre ai suoi utenti una base fisica – una grande varietà di condizioni spaziali, da intime a monumentali – in contrasto con la monotonia del lavoro nello spazio virtuale».
Crediti di progetto
Design Management: OMA: servizi di pianificazione generale e consulenza progettuale completa, interni, arredi
OMA Partner: Rem Koolhaas, Chris van Duijn
OMA Associate in Charge: Katrin Betschinger
Project Management: SMV Bauprojektsteuerung Ingenieurgesellschaft mbH
Cost Management: Emproc GmbH
MEP: ZWP Ingenieur-AG
Facciata: Emmer Pfenninger Partner AG
Landscape: Inside Outside
Ingegneria strutturale: Arup London
Ascensori: Lerch & Bates
Energia/Comfort: Transsolar Energietechnik GmbH
Building Physics: knp.Bauphysik GmbH
Acustica: Kahle Acoustics
Illuminazione: les éclaireurs
Main contractor: Ed. Züblin AG
Contractor per la facciata: Dobler-Metallbau, GIG Fassaden
Arredi: Unifor, Lensvelt