Una nuova installazione artistica permanente di Olafur Eliasson a Bilbao, voluta dall’amministrazione comunale e dal museo Guggenheim Bilbao. L’opera è costituita da sette elementi romboidali di acciaio e vetro situati direttamente sotto la superficie di calle Iparraguirre tra piazza San José e il Guggenheim.
In questa nuova opera intitolata Beneath Bilbao, the curious planet, l’artista danese-islandese invita il pubblico a soffermarsi e osservare da una prospettiva nuova.
«Queste opere realizzate con specchi sono inserite nel pavimento a mo’ di pietre preziose da scoprire. Man mano che si percorre il tragitto da un’ opera all’ altra, si noterà che si cammina più lentamente. Rallentare significa essere presenti nel mondo, in connessione con la terra. Le stanze sotterranee di specchi offrono un’occasione di riflessione in cui godere di una visione caleidoscopica di materiali straordinari che solitamente non notiamo – materiali che costituiscono i fondamenti elementari della città – e ci fanno prendere consapevolezza della nostra presenza sulla Terra, qui e ora» ha spiegato Olafur Eliasson durante la cerimonia di inaugurazione di Beneath Bilbao, the curious planet.
Guardando attraverso ogni finestra si può osservare una forma suggestiva, geometrica e organica, con una texture minerale, e i bordi nitidi e precisi di un poliedro.
Le forme sono in realtà illusioni generate dai caleidoscopi costruiti con specchi a forma di trapezio che confluiscono in un punto.
Nell’opera sono fondamentali i sette minerali e le rocce della Biscaglia selezionati per la loro importanza nella storia industriale e mineraria della regione; nello specifico si tratta di calcite, limonite, goethite, siderite, basalto, arenaria e roccia calcarea.
Ogni minerale o roccia che si riflette sugli specchi di ciascun caleidoscopio genera delle forme ricche di texture e colori diversi.
Al calare della sera, i caleidoscopi illuminano la strada dal basso, creando una speciale atmosfera onirica.