Biennale Arte, il Padiglione della Santa Sede nel carcere femminile della Giudecca

Il progetto del Padiglione della Santa Sede alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, dal titolo Con i miei occhi, curato da Chiara Parisi e Bruno Racine, prosegue il suo percorso all’interno della Casa di detenzione femminile della Giudecca.
Il contesto unico intreccia esperienze artistiche con la vita quotidiana delle residenti, offrendo uno spazio di espressione e di dialogo attraverso workshop interni e visite guidate aperte al pubblico.

 

Padiglione della Santa Sede, 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, Con i miei occhi, installazione di Sonia Gomes, ph. ©Marco Cremascoli.

 

In questi mesi gli otto artisti coinvolti nel progetto – Maurizio Cattelan, Claire Fontaine (in apertura), Bintou Dembélé, Simone Fattal, Sonia Gomes, Marco Perego e Zoe Saldana, Claire Tabouret, e con la collaborazione del Corita Art Center – e le detenute, supportate dallo staff curatoriale, dalla produzione, dagli educatori e dagli agenti di custodia hanno condotto una serie di attività laboratoriali che completano la parte espositiva aperta al pubblico.

 

Padiglione del Vaticano: Father di Maurizio Cattelan, ph. ©Marco Cremascoli.

 

Le residenti detenute hanno poi preso parte a diversi workshop, come quello del duo Claire Fontaine sulla base del metodo Feldenkrais per promuovere la consapevolezza di sé in relazione all’ambiente circostante basato sul movimento.
Il Corita Art Center di Los Angeles le ha invece coinvolte in una serie di appuntamenti al fine di creare, tramite scritti e schizzi, statement sviluppati secondo il metodo pedagogico inventato da Corita Kent.

Nata dalla collaborazione con Maurizio Cattelan e le ospiti della Casa, è l’edizione speciale de L’Osservatore di Strada, periodico del quotidiano L’Osservatore Romano, dove le residenti hanno creato i contenuti editoriali.

 

Sono di Simone Fattal le tele ricavate da placche laviche smaltate, con versi e narrazioni delle donne della Casa di detenzione, ph. ©Marco Cremascoli.

 

In occasione della 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il 5 settembre 2024 all’hotel Excelsior di Venezia verrà presentata una delle opere del Padiglione: Dovecote, il cortometraggio realizzato dal regista Marco Perego con protagonista l’attrice Zoe Saldana.
Girato all’interno della Casa di reclusione femminile di Venezia con la partecipazione delle detenute, il cortometraggio immerge lo spettatore in un viaggio introspettivo, alla ricerca del significato più profondo della libertà.

 

Il cortometraggio diretto da Saldana e Perego è visibile nella sala riunioni della Casa di detenzione femminile della Giudecca, ph. ©Marco Cremascoli.

 

Il 25 settembre è poi il giorno della coreografa e ballerina Bintou Dembélé che metterà in scena, a porte chiuse, una versione inedita di Rite de passage – solo II, da lei creata e interpretata dal danzatore Meech.

 

Claire Fontaine, Siamo con voi nella notte, cortile centrale del Carcere della Giudecca, ph. ©Marco Cremascoli.

 

I workshop e i dialoghi con le residenti seguono la scia delle attività iniziali che hanno contribuito a dare vita al Padiglione, progettato da COR arquitectos e Flavia Chiavaroli, come il workshop con le poesie delle detenute che ha arricchito l’opera di Simone Fattal, o le fotografie personali delle residenti per il laboratorio di Claire Tabouret visibili sempre all’interno del Padiglione.

 

La collaborazione del Corita Art Center per la caffetteria, ph. ©Marco Cremascoli.

 

Parte integrante del progetto è anche il catalogo, curato da Chiara Parisi e Bruno Racine e edito da Marsilio Arte, disponibile dal 6 settembre, che verrà presentato ufficialmente martedì 10 settembre alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo.
Realizzato sotto la direzione artistica di Irma Boom, il volume costituisce la memoria del progetto e un approfondimento sul lavoro svolto dai curatori per il Padiglione della Santa Sede, e documenta il dialogo attivo che si è instaurato tra gli artisti e le residenti della Casa di detenzione femminile della Giudecca.

 

I ritratti delle detenute realizzati da Claire Tabouret compongono una quadreria nella sala adiacente alla cappella, ph. ©Marco Cremascoli.

 

Il catalogo è arricchito da un ampio apparato iconografico, con le fotografie di Marco Cremascoli, che mostrano i progetti nei luoghi di detenzione, e quelle del fotografo Juergen Teller, che catturano la visita di papa Francesco al Padiglione lo scorso aprile quando incontrò le residenti e gli artisti.

 

La corte del carcere, ph. ©Marco Cremascoli.

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