Bottom Up! per rigenerare la città dal basso

Diffondere la conoscenza dell’architettura contemporanea e favorire pratiche di trasformazione urbana dal basso partendo dalle idee della comunità che, attraverso processi di crowdfunding e dibattiti pubblici, saranno trasformate in realtà. Questi gli obiettivi di Bottom Up!, il nuovo festival d’architettura di Torino promosso dalla Fondazione per l’architettura / Torino e dall’Ordine degli Architetti di Torino.

WALL coming! Un nuovo teatro in città: Un teatro nel carcere minorile di Torino, gestito dai ragazzi ristretti. Soggetti proponenti: Associazione volontariato Aporti Aperte, Istituto Penale per i Minorenni “Ferrante Aporti”, Garante dei diritti delle persone private della libertà di Torino, Associazione Artieri, RiGenerAzioni APS, Associazione Codicefionda, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus, Inforcoop Lega Piemonte scrl.

Per sostenere i progetti di rigenerazione urbana è stata lanciata una campagna di crowdfunding, sviluppata dalla piattaforma Starteed, attiva fino alla conclusione del festival Bottom Up!, in programma il 3 novembre a GreenPea, Eataly Lingotto.

CONVI_Insieme a Villaretto: servizi, connessioni e spazi pubblici progettati per il quartiere torinese. La proposta mira a dare vita a una “Casa del Quartiere”, realizzata all’interno di un container nella piazza di accesso del quartiere. Soggetti proponenti: Comitato Borgata Villaretto, Comitato Sviluppo Falchera, Oratorio Chiesa San Pio X, Società sportiva “PGS Conquista”, Biblioteche Civiche Torinesi.

I 13 progetti di rigenerazione consultabili sul sito sono stati selezionati dalla giuria di Bottom Up!, composta dai curatori del festival, Stefano Mirti e Maurizio Cilli, da rappresentanti dell’Ordine e della Fondazione, Alessandra Siviero e Cristina Coscia, dal segretario generale della Città di Torino Mauro Spoto, dal segretario generale della Camera di Commercio Torino Guido Bolatto, dallo scrittore John Thackara e da Andrea Bartoli del Favara Cultural Park.

Un’oasi per via Pacini, Milano: la proposta è quella di ridisegnare l’area valorizzando la sua vocazione pedonale e rendendola più piacevole e sicura per tutti i suoi fruitori. Il progetto prevede l’inserimento di una pavimentazione artistica, una seduta iconica, un rinnovato arredo urbano e piante. I fruitori degli spazi saranno coinvolti in ogni fase del progetto, con l’obiettivo di dare vita a uno spazio comune che risponda alle esigenze della collettività. Progetto: arch. Alessandro Betta, arch. urbanista Chiara Fraticelli, ing. Felice Occhiuto, arch. Paolo Segarini, arch. Fabrizio Siano.

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