I primi 85 anni di Artek

+6
View Gallery

Quando nell’ottobre 1935 a Helsinki la coppia di architetti e designer Alvar e Aino Aalto, la mecenate appassionata d’arte Maire Gullichsen e lo storico d’arte e critico Nils-Gustav Hahl decisero di fondare Artek, diedero vita a uno dei progetti più insoliti e ambiziosi della storia dell’arredamento. Il desiderio di dare un’impronta professionale alla distribuzione su scala internazionale dei mobili di Alvar e Aino Aalto era strettamente legato a una missione culturale che andava ben al di là degli aspetti puramente commerciali.
Lo scopo dell’impresa, secondo i fondatori di Artek, era quello di “commercializzare mobili ma anche promuovere una cultura e un modo di vivere moderni attraverso esposizioni e altre forme di comunicazione”.

 

Un’immagine storica della prima fabbrica di Artek.

 

La fusione tra arte e tecnologia, che dà il nome all’azienda, ha dato origine a progetti che hanno resistito al passare del tempo, come lo sgabello 60, con le gambe piegate a L, o la poltrona Paimio con la seduta elastica in compensato.
Con Artek nel corso degli anni Alvar e Aino Aalto progettarono una collezione completa di mobili e lampade concepiti come funzionali soluzioni standard per la produzione in serie. E dovunque si presentasse l’opportunità, pensavano sempre in termini di sistema. Per esempio, il sostegno a forma di L, inizialmente utilizzato per lo sgabello 60, trova impiego anche per la seduta di altri mobili e come supporto di tavoli.
Il design degli Aalto è l’emblema del carattere tutto particolare della collezione Artek che si distingue per nitidezza, funzionalità, poetica e linearità.

 

Dettaglio del celebre sgabello 60, disegnato da Alvar Aalto.

 

Per decenni Artek ha plasmato la cultura abitativa, il modo di vivere e la vita quotidiana in Finlandia. Per questo l’azienda è parte della identità finlandese ed è diventata patrimonio culturale del paese. I prodotti Artek, in gran parte tuttora fabbricati in Finlandia, hanno trovato e trovano qui ampia diffusione. Si possono vedere in numerosi edifici pubblici e in innumerevoli abitazioni private.
Inoltre, come azienda importatrice di prodotti di marchi del design internazionale, Artek ha cominciato presto a portare il mondo in Finlandia.

 

La sedia 66, disegnata nel 1935 da Alvar Aalto.
Una panoramica di alcuni arredi di Alvar Aalto.

I mobili, le lampade e gli oggetti di Alvar e Aino Aalto, ormai da tempo divenuti dei classici, costituiscono il nucleo della produzione Artek. Nel frattempo la collezione si è arricchita con progetti di importanti nomi del design nordico quali Ilmari Tapiovaara, Tapio Wirkkala, Eero Aarnio e Yrjö Kukkapuro.
Nel recente passato si è intensificata la collaborazione con architetti, designer e artisti internazionali vicini alla filosofia Artek: Shigeru Ban, Enzo Mari, Tobias Rehberger, Konstantin Grcic, Hella Jongerius, Ronan ed Erwan Bouroullec.

Artek partecipò alla VI Triennale di Milano, nel 1936.

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top