Il sistema Isotec di Brianza Plastica compie 40 anni

Isotec è un sistema termoisolante ideato 40 anni fa e da subito proiettato nel futuro. Nel 1984 Brianza Plastica, all’epoca non ancora presente nel mercato degli isolanti termici, grazie allo spirito innovatore del suo presidente Giuseppe Crippa, ha scommesso su un nuovo brevetto, prendendone l’esclusiva per il mercato italiano.

Da quel momento in poi Brianza Plastica ha sempre gestito l’intero processo produttivo dei pannelli Isotec nei propri stabilimenti di Carate Brianza e di Ferrandina.

 

La famiglia Crippa. Da sinistra: Alberto con il padre Giuseppe – fondatore di Brianza Plastica, il fratello Paolo e la sorella Cristina.

 

Nei primi anni Ottanta il concetto di isolamento termico iniziava ad affacciarsi tra le buone pratiche del costruire, senza l’urgenza e l’attenzione che oggi abbiamo maturato verso le esigenze di risparmio energetico e di contenimento delle emissioni di gas serra.

Brianza Plastica ha intuito sul nascere le potenzialità di un sistema per il tetto che svolgesse al tempo stesso molteplici funzioni, in primo luogo di isolamento ad elevate prestazioni, scegliendo come anima isolante il poliuretano, uno dei materiali isolanti più performanti, abbinate ai vantaggi della ventilazione sottotegola, che si attiva grazie alla presenza di un correntino metallico integrato al pannello.

L’idea del prodotto è stata poi sviluppata in forme e tipologie diverse, grazie ad un’intensa attività di ricerca portata avanti anche in collaborazione con il Politecnico di Milano – in particolare per la versione del pannello destinata ad applicazioni in facciata, Isotec Parete – e negli anni costantemente migliorato.

Questa attività ha fatto sì che Isotec oggi si configuri come una soluzione completa per l’isolamento ventilato di tutto l’involucro, ideale nei progetti di nuova costruzione, ma ancor più prezioso per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti.

 

La ventilazione sottotegola con il sistema Isotec e a fianco il pannello termoisolante nella versione Isotec XL.

 

Isotec per la valorizzazione del patrimonio storico

Isotec ha incontrato da subito il favore dei professionisti, che lo hanno scelto per opere di grande pregio storico, artistico e architettonico. Gli esempi sono numerosi; fra le opere più conosciute ed illustri ricordiamo: il Teatro alla Scala, la Fabbrica del Vapore, Palazzo Reale e Palazzo Marino a Milano; il Teatro Petruzzelli di Bari; la Reggia di Caserta, il Museo Civico e la Reggia di Monza.

 

Tre esempi di riqualificazione del patrimonio storico eseguiti con Isotec: da sinistra il Teatro Petruzzelli di Bari e il Teatro alla Scala e Palazzo Reale a Milano.

 

Il patrimonio edilizio si è da subito fidato di Isotec, riconoscendogli la capacità di offrire il più efficace isolamento termico, una seconda impermeabilizzazione e la protezione delle strutture e dei materiali dall’usura del tempo.

Isotec ha accompagnato l’architettura storica e contemporanea verso il nuovo millennio, grazie al solido background di tecnologia, ricerca e grado di innovazione che lo ha posto da subito, e confermato negli anni, in posizione di riferimento per l’intero mercato dell’isolamento termico degli edifici.

 

Ristrutturazione di una copertura storica sull’isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia.

 

Grazie all’esperienza maturata attraverso lo studio costante, in azienda e soprattutto in cantiere, delle occorrenze applicative, sono state sviluppate soluzioni e miglioramenti del prodotto che risolvono a monte la variabilità delle casistiche che i professionisti si trovano ad affrontare in fase di progettazione e, successivamente, di posa. Il risultato è l’ottimizzazione dei tempi di lavoro lungo tutta la filiera.

I sistemi Isotec sono preziosi alleati nella realizzazione di edifici conformi ai criteri del Green Building, in virtù delle loro elevate proprietà termoisolanti, dei vantaggi apportati dalla ventilazione e del risparmio energetico risultante dal loro utilizzo.
I pannelli sono dotati di dichiarazione di rispondenza ai C.A.M. (Criteri Ambientali Minimi) e di mappatura in base al protocollo Leed® V4, eseguita dall’ente di certificazione QualityNet.
Spinta da una ricerca di innovazione continua, sia in termini prestazionali che di impatto ambientale, Brianza Plastica ha recentemente iniziato a sostituire, nel sito produttivo di Carate Brianza, il film termoretraibile dell’imballo dei pannelli Isotec con un nuovo film estensibile, più leggero e riciclabile al 100 per cento. Tale scelta ha permesso un risparmio di energia da fonti non rinnovabili pari a 21 Tep/anno e, soprattutto, un minor consumo di plastica per unità di imballo (pacco), pari al 25 per cento, agevolando quindi anche le operazioni di smaltimento in cantiere.

«A distanza di 40 anni da quell’intuizione, vorremmo che questo anniversario non fosse una celebrazione, ma soltanto una tappa della strada che abbiamo percorso e ancora perseguiamo, tenendo fermo come obiettivo la sfida di sostenibilità e sensibilità ecologica da cui non possiamo più prescindere – conclude Alberto Crippa, con il fratello Paolo Consigliere Delegato dell’azienda – e su cui si gioca il successo del prossimo futuro. Intendiamo inoltre implementare le attività e la consulenza sul campo, che tuttora ci distingue da altre realtà. Vogliamo essere, sin da oggi, per l’architettura futura e per l’edilizia sostenibile, quel partner affidabile che siamo già stati per quella passata e che siamo quella presente».

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