La rigenerazione si veste di giallo. L’intervento di MVRDV a Atelier Gardens
La rigenerazione si veste di giallo. L’intervento di MVRDV a Atelier Gardens
La rigenerazione si veste di giallo. L’intervento di MVRDV a Atelier Gardens
La rigenerazione si veste di giallo. L’intervento di MVRDV a Atelier Gardens
La rigenerazione si veste di giallo. L’intervento di MVRDV a Atelier Gardens
La rigenerazione si veste di giallo. L’intervento di MVRDV a Atelier Gardens
La rigenerazione si veste di giallo. L’intervento di MVRDV a Atelier Gardens
La rigenerazione si veste di giallo. L’intervento di MVRDV a Atelier Gardens
La rigenerazione si veste di giallo. L’intervento di MVRDV a Atelier Gardens
La rigenerazione si veste di giallo. L’intervento di MVRDV a Atelier Gardens
Haus 1 è l’ultimo edificio completato nell’ambito del masterplan Atelier Gardens di 23.800 mq firmato da Mvrdv a Berlino.
Insieme allo studio Hirschmüller Schindele Architekten, Mvrdv ha rinnovato radicalmente un edificio per uffici degli anni Novanta che ora funge da porta d’accesso al campus Atelier Gardens e simbolo emblematico della sua trasformazione.
Di un brillante colore giallo, la struttura è completata da un padiglione e una terrazza sul tetto, in moduli di legno prefabbricati, accessibili tramite una grande scalinata esterna.
Haus 1 è il secondo progetto completato da Mvrdv all’interno di Atelier Gardens, dopo la riapertura dello scorso anno di Ton 1, uno storico studio cinematografico costruito negli anni Venti.
Situato all’estremità meridionale del Tempelhof, l’intero progetto ha riconvertito i Berliner Union Film Ateliers (Bufa) implementando spazi per la formazione ed eventi e uffici per aziende orientate all’imprenditoria sociale e rigenerativa.
In una logica redistribuiva, parte degli affitti pagati dalle aziende presenti nel campus contribuisce ad abbassare il costo degli spazi destinati invece a imprese start-up e Ong.
Il nuovo edificio è progettato per ospitare spazi di lavoro e riunioni su quattro piani, tra cui la sede di Atelier Gardens e una caffetteria.
Le planimetrie sono state modificate per massimizzare la flessibilità, semplificando futuri cambiamenti nell’uso o nella disposizione e prolungando così la durata di vita dell’edificio.
Progettato per l’investitore e costruttore londinese Fabrix, il masterplan per il campus di 23.800 metri quadrati è stato concepito attraverso una serie di trasformazioni sostenibili, riconvertendo le strutture esistenti piuttosto che demolirle e massimizzando il potenziale degli spazi intermedi.
Il tutto integrato nel paesaggio progettato dall’inglese Harris Bugg Studio, che migliora significativamente la permeabilità del sito all’acqua e la biodiversità.
Il segno più immediatamente evidente di questo cambiamento è il colore dell’edificio. Una volta bianca, Haus 1 è ora di un giallo solare ovunque.
Una volta entrati nel campus, i visitatori incontrano immediatamente un altro segno chiaro: dalla piazza centrale dell’Atelier Gardens, la scalinata gialla a zig-zag, punteggiata da posti a sedere e piattaforme panoramiche, conduce al tetto, con viste sullo skyline di Berlino.
Il paesaggio verde sul tetto, il nuovo isolamento e le tende da sole sulle due facciate in vetro dell’edificio riducono il guadagno di calore in estate, migliorando la resilienza climatica dell’edificio, mentre il riscaldamento a pavimento a bassa temperatura modera il clima interno nei mesi freddi.
Tutta l’illuminazione è stata convertita in sistemi Led e gli impianti sanitari sono stati efficientati dal punto dell’uso e consumo dell’acqua, impiegando ovunque possibile l’acqua piovana raccolta in vasche dedicate.