Sorgerà su un lotto di fronte a Villa Guastavillani, sulle colline bolognesi, il nuovo campus della Bologna Business School che è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa virtuale dal dean della BBS Massimo Bergami e dal rettore dell’università di Bologna Francesco Ubertini.
Il progetto, risultato di una selezione ristretta avviata dalla Fondazione della BBS, è di Mario Cucinella Architects, e prevede la parziale demolizione e ricostruzione, a parità di volumetrie, di due edifici già presenti sul lotto.
La vasta area verde, oltre a permettere futuri ampliamenti – la BBS è frequentata da 1.700 tra studenti e manager e gli ambienti della villa seicentesca non sono più sufficienti – sarà luogo di incontro informale per studenti e docenti.
Sull’area si affaccia il nuovo volume delle aule: un edificio in gran parte vetrato, protetto da una copertura leggera su cui crescerà il verde, che oltre a portare luce naturale favorirà un costante dialogo tra l’interno e il paesaggio, in questo luogo della città di particolare bellezza.
Un sistema di ascensori condurrà direttamente dall’edificio della reception e dei laboratori a monte – esistente e che sarà interamente riqualificato – all’aula magna e allo spazio multifunzionale della mensa.
Da lì, una scala/teatro in legno, concepita come luogo di incontro e di scambio di esperienze e fulcro del nuovo campus, conduce al livello superiore delle aule, degli ambienti informali e di una grande terrazza esterna protetta aperti ai partecipanti della BBS.
Scuola che di recente ha avviato anche un centro sui temi della sostenibilità ambientale che informano il progetto di Mario Cucinella: prima di tutto con la possibilità che la nuova architettura offre di conoscere e apprezzare il luogo in cui il campus sorge, e in secondo luogo adottando soluzioni tecniche che minimizzano l’impiego di risorse naturali nella gestione dell’edificio.
Il progetto ha già ottenuto tutte le autorizzazioni ed è attualmente oggetto di una gara d’appalto competitiva per l’assegnazione dei lavori, il cui inizio è previsto per il prossimo inverno, con l’obiettivo di consegnare i primi ambienti di studio già al termine del 2021.
Il costo complessivo dell’operazione, che si aggira intorno ai 15 milioni di euro, in parte coperto da autofinanziamento della BBS e in parte da un mutuo a lungo termine, è sostenuto da IMA, Unicredit, Lamborghini, Ferrari, Carisbo, Confindustria Bologna, Granarolo, Marchesini, Coesia e Philip Morris.