Lo studio Mvrdv ha completato il rinnovamento di un intero lotto a Parigi, a pochi passi dalla torre di Montparnasse. Il complesso Îlot Vandamme di Pierre Dufau, completato nel 1974, era un punto di riferimento nel quartiere, grazie anche alla forte verticalità della torre dell’attuale hotel Pullman. Ma il suo basamento di cemento ruvido, vetro riflettente squadrato e reticoli di acciaio rosso incarnava alcune debolezze della sua epoca: circondato da ampi viali, l’isolato era dominato dalle auto e, visto dalla strada, sembrava introverso e inospitale.
La trasformazione di Mvrdv, denominata Gaîté Montparnasse, riutilizza in modo sostenibile la maggior parte della struttura di questo basamento, modificando il rapporto dell’edificio con l’ambiente circostante.
Il nuovo complesso presenta ora un fronte stradale coerente lungo la sua facciata principale su Avenue du Maine.
Le grandi aperture offrono un’ampia visuale sulle attività interne e allo stesso tempo consentono all’architettura di aprirsi verso la città.
La struttura appare leggera e ludica grazie alla scomposizione della facciata, ottenuta con l’uso di diverse tonalità di rivestimento e con giochi volumetrici di aperture, rientranze e sporgenze, distribuite sui vari livelli.
Il progetto ha razionalizzato le diverse destinazioni d’uso del complesso originario – un hotel, un centro commerciale, uffici e una biblioteca – densificando gli spazi a disposizione o concentrando alcune funzioni, come nel caso degli uffici, che ora occupano un blocco di sette piani a est del sito.
La nuova distribuzione ha permesso di ampliare le destinazioni d’uso dell’edificio. Nel cuore del complesso, infatti, sono stato realizzati 62 alloggi di edilizia convenzionata e un asilo. Per l’aggiunta del blocco abitativo è stata utilizzata una struttura in legno in modo da ridurre l’impronta di carbonio della nuova costruzione.
Inoltre la biblioteca comunale, prima relegata sottoterra, ora è distribuita su due luminosi piani facilmente accessibili.
«Questo pezzo di città era come un’isola della nostalgia degli anni Settanta: una torre senza ingresso visibile e un basamento senza punti di riferimento tra marciapiede e viale automobilistico. Il primo passo nella progettazione è stato uno studio per frammentare l’isolato e creare una densità accettabile, aggiungendo nuove funzioni come le residenze e rivelando quelli nascosti come la biblioteca. Ha creato una sorta di esplosione di edifici che combina grande e piccola scala, realtà nuove ed esistenti dove tutto si mescola e si apre alla città con atri e finestre di diverse scale, come tanti indirizzi» spiega Winy Maas, socio fondatore di Mvrdv.
Crediti di progetto
Località Parigi
Committente Unibail-Rodamco
Progetto architettonico Mvrdv con Sra Architectes
Interior designer hotel Cut architectures
Interior designer centro commerciale Saguez & Partners
Ingegneria Scyna4
Ingegneria Mep Lafi + Inex
Ingegneria facciata Arcora
Ingegneria acustica Lasa
Consulente sicurezza antincendio Batiss
Consulente ambientale Artelia
Superficie 108.000 mq