Olivetti. Storie da una collezione: la mostra

Lo stretto rapporto tra cultura visiva e progettuale di Olivetti è al centro di Olivetti. Storie da una collezione: la mostra, in programma dal 13 aprile al 2 giugno 2024 a Cesano Maderno. L’esposizione è ospitata a Palazzo Arese Borromeo, sede anche della mostra Gianfranco Frattini: ieri, oggi, domani.

 

Grafica per i classificatori Synthesis. In apertura, manifesto per la macchina per scrivere M20. Ristampa prodotta dalla Olivetti nel 1984 partendo dall’immagine originale creata da Marcello Dudovich del 1928. Collezione Ronzani Editore.

 

«Dobbiamo far bene le cose e farlo sapere»: sosteneva Adriano Olivetti. Il libro e la mostra Olivetti. Storie da una collezione mettono in luce la qualità dell’azienda nell’ambito della comunicazione, della grafica e della pubblicità, temi finora ancora poco indagati dall’analisi olivettiana.

In esposizione gli oggetti di comunicazione, grafica e pubblicità raccontati nel volume Olivetti. Storie da una collezione, pubblicato da Ronzani Editore, con il patrocinio dell’Associazione Archivio Storico Olivetti e di Tipoteca Italiana.

 

Manifesto per la macchina da scrivere Rapidissima.

 

Il libro, parte della collana Arti e design diretta da Fiorella Bulegato, è stato curato da Sergio Polano, storico dell’architettura recentemente scomparso, e da Alessandro Santero, libraio antiquario e collezionista, con la direzione artistica di Giorgio Cedolin. Quest’ultimo è curatore della mostra allestita da M•IA Studio di Cristina Barbiani ed Elisabetta Facchinetti, con il supporto di elle22 APS.

 

Una campagna pubblicitaria. Collezione Ronzani Editore.

 

Olivetti. Storie da una collezione: la mostra è l’occasione di un confronto diretto con alcuni dei materiali raccolti e descritti nelle oltre 300 pagine del testo: progetti, disegni, brochure, manifesti, libri aziendali, libretti d’istruzione e cataloghi.
Dal libro 25 anni di Olivetti del 1933 con copertina di Bruno Munari al fascicolo che analizza le questioni urbanistiche legate alla casa operaia; dalla rarissima brochure Storia della scrittura dove il poeta Leonardo Sinisgalli commenta: «una pagina scritta a macchina è una pagina scritta da una mano mitologica che ha 45 dita», al volume in cui Elio Vittorini parla di ‘umanesimo pubblicitario’ (1939) e alla Piccola guida di ortografia affidata all’allora presidente dell’Accademia della Crusca.

Una campagna pubblicitaria di Olivetti.

 

Spiccano le foto scattate da Mulas, Ballo, Zanuso, Roiter per il volume Olivetti 1908 – 1958. Sbuca anche una Lettera allo studente, brochure pubblicitaria che proponeva l’acquisto a rate di una Lettera 22 con, in omaggio, libri o abbonamenti a riviste.
Sempre del 1958 è il catalogo dei prodotti con prefazione firmata da Richard Neutra che, a titolo di compenso, non chiese denaro ma proprio una Lettera 22.

 

La sede della mostra: Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno.

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