Oltre la superficie, il paesaggio onirico di SolidNature allo Spazio Cernaia

Denominatore comune di Beyond the Surface è il tempo. I milioni di anni necessari per dare vita alle formazioni rocciose da cui l’uomo estrae il marmo, e il tempo del sogno, che si misura in ore, e al quale si ispira il paesaggio dell’installazione creata da Ellen Van Loon e Giulio Margheri di Oma per SolidNature nei 500 metri quadrati dello spazio sotterraneo di Casa Maveri, in via Cernaia.

 

Ph. ©Marco Cappelletti, courtesy OMA e SolidNature

 

Un volume di onice celeste conduce alla scala realizzata con esemplari multicolori della stesso materiale, per accedere a una sequenza di ambienti che reimmaginano il processo di produzione e lavorazione del marmo e creano una serie di esperienze sensoriali.

ph. ©Marco Cappelletti, courtesy OMA e SolidNature

 

«La mostra parla del potere della natura – dice Ellen Van Loon, partner di Oma. Rende l’idea dei processi di compressione e solidificazione che hanno portato alla formazione della pietra naturale come la conosciamo oggi».

Pietra che diversi designer hanno trasformato negli oggetti che arredano il giardino dello Spazio Cernaia: un tavolo e un bar di Sabine Marcelis, collaboratrice di lunga data di SolidNature, le sedute – autentiche opere d’arte funzionale – progettate dall’artista iraniana Bita Fayyazi.
Il giardino vedrà anche una tribuna e un palco progettati dal duo italo-olandese Studio Ossidiana: un piccolo teatro minerale con una corte/palco in ghiaia ispirato ai teatri elisabettiani e ai paesaggi surreali delle cave, dove per tutta la Design week si terranno spettacoli e conferenze.

 

 

Completa l’allestimento un’opera d’arte scultorea in pietra semipreziosa progettata dal gioielliere olandese Ward Strootman, a riprova del fatto che la pietra può essere apprezzata sia nelle sue forme monolitiche che in piccoli oggetti curati.

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