Materiali da costruzione carbon neutral entro il 2050: questo l’obiettivo di Holcim Italia, che a Superstudio Più ha presentato i progressi già fatti in questa direzione, sintetizzati nella nuova identità visiva verde/blu di un logo che nella forma grafica suggerisce la circolarità dei nuovi processi produttivi avviati dall’azienda.
Tre i percorsi avviati da Holcim per migliorare la compatibilità ambientale nella produzione di materiali fondamentali per le costruzioni come il cemento e il calcestruzzo: la riduzione delle fonti fossili, progressivamente rimpiazzate dall’impiego di rifiuti e da fonti rinnovabili, per la produzione dell’energia necessaria al processo produttivo; la valorizzazione dei rifiuti di cantiere, anche attraverso la consociata Geocycle Italia e l’acquisizione di Nicem Srl, impresa specializzata nella produzione di carbonato di calcio; e infine la logistica, sia per le grandi strutture, limitando le distanze da percorrere per le betoniere, sia per i lavori edili minori, con un sacco biodegradabile e riciclabile che può essere gettato direttamente nell’impastatrice insieme al cemento.
Allo stand – nell’ambito di Wonder Matter(s) – prodotti e oggetti immaginati da designer come le lampade outdoor di Alice Barki, Paolo D’Arrigo e Alex Crestan, realizzati a mano da 9010 Belfiore in Betaly a base Ductal, a riprova delle infinite possibilità d’uso del cemento, e incontri con i designer.
Oltre alla strategia dell’azienda, i manager di Holcim Italia hanno illustrato le potenzialità dei calcestruzzi ECOPact e ECOPlanet nella realizzazione di grandi complessi immobiliari: la riduzione delle emissioni di CO2 di questi cementi contribuisce al punteggio Leed dell’edificio, valorizzando l’investimento.
Soddisfatto della partecipazione e del numero di visitatori – più di 65mila – il country manager di Holcim Italia Lucio Greco: «la Design Week è stata un’importante opportunità di condivisione del nostro nuovo logo, che simboleggia efficacemente il nostro impegno nel favorire sempre di più la decarbonizzazione di prodotti e processi e la costruzione di città ambientalmente e socialmente sostenibili».