Radio Design, una mostra sull’evoluzione degli apparecchi radiofonici

La radio come simbolo di modernità, strumento di propaganda, mezzo di intrattenimento e, oggi, dispositivo multifunzionale.
A 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi e 100 anni dalla prima trasmissione radiofonica pubblica, l’Adi Design Museum di Milano e la Fondazione Cirulli di Bologna ospitano la mostra Radio Design: l’evoluzione estetica degli apparecchi radiofonici (a Milano dal 5 al 27 settembre e a Bologna dal 4 al 31 ottobre): un inedito viaggio nel mondo del design e della tecnologia radiofonica.

 

Pop 70 per Blaupunkt di Hans Vagt e Peter Bannert (1969).

 

Più di 50 modelli provenienti dalla collezione privata del progettista Davide Vercelli, curatore della mostra, testimoniano la rivoluzione che ha interessato il mondo della radiofonia, dai primi apparecchi a valvole fino ai dispositivi più moderni.

 

Radio disegnata da Keith Haring nel 1985 per il negozio Pop Shop di New York.

 

Il percorso espositivo è guidato da alcuni grandi temi che hanno attraversato la società e che sono stati interpretati anche dal mondo della radio.

Ampio spazio è dedicato all’epopea di importanti aziende come Braun, Ducati e Brionvega e ai contributi di progettisti come i fratelli Castiglioni (in apertura: la Fd 1101 per Brionvega di Achille e Pier Giacomo Castiglioni del 1968), Zanuso, Sapper, Le Corbusier, Starck, Panton e Loewy.

Vengono poi messi in luce i cambiamenti tecnologici intervenuti con l’invenzione dei transistor, la conseguente miniaturizzazione dei prodotti e l’effetto dell’innovazione tecnologica sul design, oltre a quelli legati ai materiali, con l’avvento delle plastiche nei prodotti di massa, dalla bachelite sino agli attuali tecnopolimeri.

 

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