Rinnovamento e continuità, un progetto di Asti Architetti a Milano

Specializzato nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio edilizio milanese, lo studio Asti Architetti opera con la sensibilità che nasce dalla profonda conoscenza del particolare tessuto urbano della città e dei suoi edifici.
Ogni intervento di Paolo Asti diventa così un singolare mix tra architettura – con un impatto estetico che contribuisce a migliorare il paesaggio urbano – e utilità a vantaggio dei committenti, con la capacità di adattarsi ai regolamenti edilizi recuperando volumetrie.
Rilette e conservate, le stratificazioni edilizie del passato diventano architetture del presente, rifunzionalizzate alla luce delle esigenze contemporanee, al ritmo della costante trasformazione della città moderna, in perenne rinnovamento.

Ne è un esempio il progetto da poco completato in via Melzi D’Eril, una ristrutturazione che modifica l’altezza dell’edificio preesistente portandola a sette piani fuori terra.

Ph. ©Matteo Cirenei

Per mitigare l’aumento della verticalità, l’edificio progettato riprende nella parte iniziale l’altezza e l’inclinazione della copertura dell’edificio adiacente e cresce con una serie di terrazze fino a raggiungere l’altezza massima verso lo spazio pubblico, mantenendo comunque le altezze medie degli edifici presenti nel contesto.

«La difficoltà del progetto – spiega Paolo Asti – è stata quella di far convivere gli edifici esistenti, espressioni delle nostre radici, con la modernità e il futuro. Quindi un’architettura in grado di esprimere le proprie radici, mantenendo nella facciata l’attacco a terra, che sorregge tuttavia sulle sue spalle una nuova volumetria in vetro e acciaio. La complessa convivenza di questi due linguaggi secondo noi, è pienamente nello spirito della “milanesità”, sempre in grado di far convivere il passato con il presente».

Risanati conservativamente i primi due piani, rivestiti in Ceppo di Grè, pietra tipica dell’architettura milanese di qualità, dal piano terzo il corpo viene arretrato su un lato; i piani quinto e sesto vengono ulteriormente arretrati creando un sistema di terrazze per distanziarsi dall’edificio limitrofo dal quale vengono ripresi gli allineamenti della gronda e del colmo.

I fronti sono caratterizzati da una nuova facciata in doppio vetrocamera strutturale da terra a soffitto che accentua la trasparenza dell’involucro e favorisce la piena connessione visiva tra gli ambienti lavorativi e l’esterno.

Al disegno dei moduli vetrati si sovrappone un livello compositivo delineato da imbotti, delle lesene” orizzontali e verticali atte a frammentare le dimensioni dell’edificio.

Ph. ©Matteo Cirenei

Nel cortile interno, caso non infrequente a Milano, all’interno di un edificio perimetrale un’officina occupava un edificio basso che è stato ristrutturato conservando – attualizzati semplificandone il tratto – gli shed industriali e rendendo trasparente la facciata.
Con le terrazze e i collegamenti che rendono interconnessi i diversi spazi pubblici e privati del complesso, il cortile piantumato assume ora l’aspetto di una piazza europea.

L’intervento ha previsto impianti progettati nell’ottica di ottenere il massimo prestazionale in materia energetica, anche con un piccolo parco fotovoltaico posto in copertura. Gli impianti tecnologici sono stati pensati per assicurare corretti livelli di comfort e di utilizzo per tutto l’immobile.

Vista della corte interna. Sulla sinistra l'ex-edificio industriale trasformato (Ph. ©Matteo Cirenei).
Crediti
  • Località Milano, via Melzi D’Eril 34
  • Proprietà Bmp Paribas
  • Sviluppatore Ardian e Prelios Sgr
  • Progetto architettonico Asti Architetti
  • Impresa di costruzioni Cev spa
  • Certificazioni Leed Platinum, Breeam Very Good, WellSilver e WiredScore
  • Superficie totale costruita 9.800 mq
  • Completamento 2022
Ph. ©Matteo Cirenei

Asti Architetti

Ph. ©Andrea Cherchi

Paolo Asti (Milano, 1963) si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1990. Dopo una prima esperienza in Gregotti Associati, nel 2004 fonda a Milano lo studio Asti Architetti, oggi al 15esimo posto nella classifica Guamari 2022 sulle prime 200 società italiane di architettura e design.
Con un nucleo operativo di circa 60 professionisti, lo studio è specializzato nel recupero del patrimonio edilizio milanese dando nuova dignità architettonica a edifici preesistenti.
Numerosi gli immobili che sono stati oggetto di un restyling che rispondesse alle esigenze di un rinnovamento architettonico e di un adeguamento funzionale pur nel rispetto della specificità originaria dell’edificio, come per esempio l’ex Palazzo delle Poste in piazza Cordusio, ora sede di Starbucks, il recupero dell’ex Banco di Roma in piazza Edison, la riqualificazione della vecchia struttura anni Trenta in via Fabio Filzi 29, il restyling della ex Torre Tirrena degli anni ’50 in Piazzetta Liberty e, attualmente in corso, il restauro della Torre Velasca.

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