Una lampada da toccare

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Da una parte un imprenditore attento, determinato, proiettato al futuro e, insieme, orgoglioso della cultura familiare di cui si è sempre nutrito. Dall’altra un designer atipico, appassionato della materia e dell’idea, entrambe da plasmare con rigore e sensibilità.

Da una parte un brief molto chiaro e dettagliato – “la lampada dovrà essere wireless, trasportabile, in legno, da tavolo” – dall’altra l’entusiasmo e anche la naturale incredulità verso una tale, insolita accuratezza di obiettivi e desiderata.

Pepa, la lampada disegnata da Francesco Faccin per Astep.

Alessandro Sarfatti e Francesco Faccin non potevano non piacersi. Dalla sinergia tra i due è nata Pepa, lampada portabile di legno con un cuore tecnologico.

Come suggerisce il nome, Pepa deriva da un piccolo utensile domestico che popola i tavoli di case e ristoranti di tutto il mondo: il macinapepe. Pepa è nata prima di tutto da una intuizione funzionale e d’uso: per accenderla e modulare l’intensità della luce è necessario afferrare le due estremità e ruotarla esattamente come si farebbe con un macinapepe; con il movimento rotatorio si attiva infatti il dimmer regolato da un magnete.

Pepa è un oggetto caldo e familiare pensato per essere un oggetto intimo, vicino alle persone, che nasconde tanta tecnologia e invita a essere toccato, cambiando radicalmente l’approccio con l’oggetto e con la luce.

La semplicità costruttiva di Pepa è frutto di quasi due anni di ricerca e sviluppo.

Il corpo della lampada è interamente costituito da un unico materiale, il legno di frassino. Il cuore tecnologico è invece costituito da un circuito stampato su vari layer e batterie ricaricabili, la lampada è priva di cavi. Il tutto è unito solo da 4 viti. Questa semplicità costruttiva, frutto di quasi due anni di ricerca e sviluppo, rende Pepa altamente sostenibile anche pensando al “fine vita” del prodotto: le parti sono facilmente separabili e il legno con cui è realizzata facilmente smaltibile perché non trattato.

L’innovativo sistema di accensione è stato brevettato; diverrà il fil rouge di una famiglia di lampade che Francesco Faccin e Alessandro Sarfatti stanno studiando per Astep, il marchio fondato da Sarfatti con base danese e produzione italiana.

Pepa, disegnata da Francesco Faccin per Astep.

Astep è, con le parole di Alessandro Sarfatti, «una collezione di oggetti personali ma di valore universale, nel solco del tempo, che continuano la tradizione e la storia imprenditoriale della mia famiglia guardando al futuro», che sperimenta l’arte dell’illuminazione nell’abitare contemporaneo moderno identificando nelle tecnologie digitali la via per creare il nuovo.

Pepa viene presentata in anteprima durante 3daysofdesign, manifestazione annuale che anima strade, showroom, gallerie di Copenhagen, quest’anno in programma dal 3 al 5 settembre 2020.

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