Con la direzione e curatela scientifica di Francesco Zurlo e Anna Meroni il Polimi Design System (Scuola del Design, Dipartimento di Design e POLI.Design) partecipa alla Design Week con un insieme di iniziative che affronta una questione impellente: in una società caratterizzata da un crescente senso di polarizzazione, come può il design confrontarsi con gli opposti e con le sfumature tra polarità, per andare verso un cambiamento costruttivo?
Interdependence: exploring opposites si svolge in tre sedi principali: Fabbrica del Vapore, Campus Bovisa Durando e SaloneSatellite.
Alla Fabbrica del Vapore una mostra internazionale riunisce i progetti degli studenti del Politecnico di Milano e di una selezione di circa 40 università di design di tutto il mondo. La mostra è arricchita da un palinsesto di iniziative, tra cui talk, workshop, performance e attività di networking.
Tra le varie attività, la performance audio-visuale partecipativa Somewere, between, prodotta da Campo Teatrale, ideata e realizzata da Usine Baug in collaborazione con Pietro Francesco Pingitore (visual artist) e Matrix (New Media Artist – Interactive Sound & Visuals).
Al Campus Bovisa Durando la mostra DesignXDesigners presenta invece i lavori degli studenti dei diversi corsi di studio della Scuola del Design del Politecnico di Milano.
Al SaloneSatellite infine, Interdependence è presente con una selezione monografica di otto progetti di design della comunicazione sperimentali, intitolati “Scenari Antropogenici”, che incoraggiano i visitatori a riflettere sul rapporto tra Umano / Al di là dell’umano, e tra Artificiale / Naturale, due dei molteplici opposti che il Progetto Interdependence affronta.
l’identità visiva di Interdependence 2025 funge da filo conduttore per tutte le sedi, rendendo visivamente il costante flusso di polarità. Allo stesso modo, l’allestimento della mostra, sviluppato con un team interdisciplinare di studenti della Scuola di Design, crea spazi in cui le polarità possono essere esplorate in tutte le loro sfumature.
Materiali grezzi, metalli, reti, colori in bianco e nero, oscurità e luci taglienti, disegnano ambienti drammatici in cui prototipi e video emergono e coinvolgono i visitatori nell’esplorazione delle idee provenienti da tutto il mondo.