Brescia, nuovo allestimento per il ritorno della Vittoria Alata

Simbolo di Brescia, la Vittoria Alata, una delle più straordinarie statue di epoca romana, ritorna in città dopo i due anni di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
La grande statua in bronzo è una delle opere più importanti della romanità per composizione, materiale e conservazione, e uno dei pochi bronzi romani proveniente da scavo giunti fino a noi.

 

La Vittoria Alata dopo il restauro nel Capitolium con il nuovo allestimento di Juan Navarro Baldeweg, Archivio fotografico Musei di Brescia, ©Alessandra Chemollo.

Il nuovo allestimento museale del Capitolium, progettato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg nell’area archeologica Brixia – Parco Archeologico di Brescia Romana è stato concepito per esaltare le caratteristiche materiche e formali della scultura valorizzate dalla complessa operazione di restauro.
L’allestimento è da leggere come un’opera totale nella quale il rispetto dei criteri conservativi, illuminotecnici e tecnologici si sposa con la cura delle opere.
Il coordinamento della direzione lavori dell’allestimento architettonico è dell’architetto Camillo Botticini (Studio ARW, Botticini+Facchinelli, Architectural | Research | Workshop).

 

La Vittoria Alata dopo il restauro nel Capitolium con il nuovo allestimento di Juan Navarro Baldeweg, Archivio fotografico Musei di Brescia, ©Alessandra Chemollo.

La scelta di un pavimento in terrazzo veneziano, coerente con i tradizionali pavimenti romani, convive con le ragioni della sicurezza e della stabilità della statua, collocata su un piedistallo cilindrico in pietra di Botticino, e garantita da una piattaforma antisismica progettata ad hoc insieme all’azienda THK.
Un tavolo-vetrina presenta le cornici in bronzo ritrovate insieme alla Vittoria nel 1826. Altri frammenti di cornici sono disposti sulla parete occidentale della cella, secondo uno schema pensato da Baldeweg per richiamare la geometria tipica delle decorazioni di età romana. Realizzata da iGuzzini, la luce artificiale concentrata in un’unica lampada composta da diversi corpi illuminanti, sospesa nello spazio e simile a una luna solitaria, conferisce all’aula una dimensione fuori dal tempo.

 

Il Capitolium con il nuovo allestimento di Juan Navarro Baldeweg, Archivio fotografico Musei di Brescia, ©Alessandra Chemollo.

 

Il restauro è stato promosso dal Comune di Brescia, dalla Fondazione Brescia Musei, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia, con il sostegno della Regione Lombardia e con il patrocinio dell’Ateneo di Brescia, Accademia di scienze lettere ed Arti e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia.
Il progetto è stato possibile grazie al contributo di Apice e Agliardi per movimentazione e trasporti, iGuzzini per l’illuminazione, THK per la base antisismica, Capoferri per il supporto interno della statua e parte dell’allestimento, il Consorzio Produttori Marmo Botticino Classico per il basamento della statua, SIAT per la copertura assicurativa, Milan Ingegneria per i calcoli strutturali, Visit Brescia-Bresciatourism per il supporto alla comunicazione.

 

La mostra Juan Navarro Baldeweg. Architettura, Pittura, Scultura. In un campo di energia e processo presso museo di Santa Giulia.

Per festeggiare la Vittoria Alata, la Fondazione Brescia Musei ha studiato un ricco palinsesto di eventi ed esposizioni. Tra i tanti omaggi, la fermata Stazione FS della metropolitana di Brescia ospita in modo permanente dal 27 ottobre 2020 l’opera di Emilio Isgrò Incancellabile Vittoria, a cura di Marco Bazzini, e la mostra Juan Navarro Baldeweg. Architettura, pittura, scultura. In un campo di energia e processo in programma fino al 5 aprile 2021.

Emilio Isgrò, Incancellabile Vittoria, 2020, Stazione FS della metropolitana di Brescia, ©Alessandra Chemollo.

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