Dieci anni fa c’erano tutti, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il compianto Sergio Marchionne e gli Elkann, all’inaugurazione dei nuovi spazi del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. Dopodomani il decennale, purtroppo, sarà celebrato solo attraverso una diretta facebook sulla pagina del museo.
Dall’auditorium del Mauto il presidente Benedetto Camerana e il direttore Mariella Mengozzi dialogheranno con ospiti istituzionali e insieme all’architetto Cino Zucchi,che progettò i nuovi spazi espositivi e la ristrutturazione dell’edificio, e a François Confino, che curò la realizzazione del nuovo percorso museale, una spettacolare contestualizzazione delle oltre 200 vetture della straordinaria collezione, avviata e sviluppata in tre decenni di lavoro da Carlo Biscaretti di Ruffia a partire dagli anni Trenta del secolo scorso.
Sarà una riflessione sull’evoluzione tecnica e del design dell’automobile e sul ruolo del museo nell’anticiparne gli sviluppi futuri; un appuntamento per ripercorrere i momenti più importanti di questi 10 anni, nel corso dei quali quasi due milioni di persone hanno visitato il museo.
«Oggi – ha detto Benedetto Camerana – il nuovo Museo dell’Automobile raggiunge 10 anni di attività, ma vorrei sottolineare che il prossimo anno saranno 90. In questo decennio il Museo ha consolidato un ruolo cruciale nella diffusione della cultura dell’automobile, in particolare dell’auto italiana, tra i due poli fondamentali del design e dello sport. Oggi guardiamo al futuro e all’innovazione, in questo momento di cambiamento e trasformazione sociale, in riferimento all’ambiente e alla mobilità. Guardiamo anche oltre la pandemia, studiando nuove formule di integrazione fra offerta digitale e visita del Museo, con importanti potenzialità di diffusione internazionale, coordinando le relazioni con il territorio e l’attrattività dell’auto italiana su scala globale».